Giro del Delfinato 2021 – Favoriti 5a tappa
Percorso e favoriti della quinta tappa del Giro del Delfinato 2021.
Percorso e favoriti della quinta tappa del Giro del Delfinato 2021.
di Dino Manca
Un’altra frazione da diversi possibili scenari.
Percorso
Con 5 Gran Premi della Montagna e 2209 metri di dislivello totali, la quinta tappa del Giro del Delfinato 2021 si presenta come un’altra potenziale occasione per corridori rapidi e resistenti. Ci sono però due serie insidie che non depongono a favore delle squadre che vorranno tener chiusa la corsa: la prima è la Cote du Planil, che verrà affrontata praticamente subito dopo il via, l’altra è la Cote du Montrebut, breve ma molto ripida, che a 12.5 km dalla conclusione potrebbe rendere vano tutto il lavoro fatto in precedenza. L’arrivo, pianeggiante, sarà a Saint-Vallier, piccolo comune sulle rive del Rodano.
Un’altra giornata piuttosto calda attende i corridori, con qualche nube sparsa e leggero vento da sud.
Giusto qualche chilometro dopo la partenza ufficiale, i corridori dovranno affrontare la prima salita categorizzata: non eccessivamente dura, ma sufficientemente lunga per portar via un pericoloso gruppetto di attaccanti in ottica vittoria di tappa. Servirà un grande lavoro per evitare che la fuga sia numerosa.
La Cote de Montrebut (1.3 km al 12%) è un vero proprio muro, che terminerà a 12.5 chilometri dal traguardo: non c’è alcuna possibilità che i (pochi) velocisti possano superarlo col gruppo di testa.
La discesa finale sarà molto ripida per un paio di chilometri, andando ad addolcirsi dai -6 in poi. In generale, comunque, non sembra il terreno ideale per organizzare un inseguimento.
Favoriti
Le prime due giornate hanno mostrato una grande penuria di squadre capaci di controllare la corsa. Solo la Bahrain si è incaricata, peraltro senza successo, di inseguire i fuggitivi nelle prime due tappe, il che porta a pensare che solo la squadra araba potrebbe avere realistiche ambizioni di successo in una tappa dal finale simile. Certo, Colbrelli è sicuramente in una forma tale dal rendere possibile un inseguimento, ma dopo aver ottenuto la vittoria ieri sarà davvero opportuno utilizzare nuovamente tutta la squadra, col rischio che la salita finale sia troppo dura per il proprio corridore di punta, prima di una tre giorni molto impegnativa in montagna?
La situazione attuale in classifica potrebbe invogliare l’Astana a spingere per portare in giallo uno dei suoi corridori, attualmente 2° ad 1″ e 4° a 9″ da Lukas Postlberger, che non sarà certo favorito dalle pendenze dell’ultimo GPM. La domanda è: saranno in grado di tener chiusa la corsa o si accontenteranno di un attacco tardivo a giochi fatti?
Essendoci già parecchi corridori fuori classifica, non si può escludere che un gruppetto che non minaccia le prime posizioni possa avere il via libera e vada a giocarsi il successo di tappa.
Astana – Con la maglia a meno di 1 secondo, è facile ipotizzare che il team kazako proverà a metter pressione sulle spalle di Postlberger. Vincitore oggi, Alexey Lutsenko è un corridore che si trova spesso a suo agio in questo tipo di finali, come dimostra il suo 2° posto al GP indurain, che includeva parecchie rampe prima del traguardo.
Pareti in doppia cifra significano aria di Paesi Baschi, quindi è normale che possano entrare in gioco anche Alex Aranburu e Ion Izagirre. Dopo un sorprendente 13° posto al Mur d’Huy, non va certo dato per scontato che Aranburu possa soffrire questo tipo di finale, e il suo grande sprint nella terza tappa potrebbe spingerlo a credere di poter vincere una frazione del genere. Purtroppo, la sua caduta nella cronometro di oggi rischia di complicare le cose.
Quanto ad Izagirre, invece, si tratta ovviamente dell’opzione più “pesante”, ma viste le percentuali della Cote de Montrebut non va escluso che possa essere l’unico Astana a restare in gioco nel finale. In questo caso, il suo sprint ad Hondarribia è stato piuttosto incoraggiante e non andrà sottovalutato in caso di forte selezione.
Sonny Colbrelli – L’unico corridore rapido che potrebbe avere realistiche ambizioni in un arrivo del genere. Certo, il muro finale potrebbe essere troppo duro anche per lui, ma la sua forma è talmente buona che non si può escludere a priori che possa tenere anche domani. Il problema, come detto, sarà controllare la corsa, e il fatto che solo la Bahrain possa avere velleità di successo non depone a suo favore.
Brandon McNulty – Il terzo posto di ieri è stato per certi versi sorprendente, ma l’americano ha già dimostrato in passato di avere una buona velocità, come negli arrivi selettivi di Tortoreto e Cesenatico allo scorso Giro d’Italia. In un finale tattico, potrebbe anche essere avvantaggiato dal suo distacco in classifica per provare a sgattaiolare via.
Alejandro Valverde – Dovesse giocarsela il Peloton, l’ex campione del mondo sarà uno degli uomini più temuti, vista la sua esplosività in questo tipo di finali. Purtroppo, l’essere sempre osservato speciale gli è costato tante vittorie in carriera, quindi non sarà facile fare la differenza, ma in caso di sprint con 20-25 corridori, come dimostrato nella seconda tappa, è sempre un cliente scomodissimo.
Kasper Asgreen – Un finale esplosivo e tattico potrebbe avvantaggiare anche il danese, che siede ora in terza posizione in classifica generale e farà di tutto per superare con i migliori l’ultimo GPM. Come abbiamo visto sul traguardo di Saugues, il suo sprint non è affatto deficitario, ma un corridore con le sue qualità potrebbe anche scegliere un’opzione più offensiva che attendere una semplice volata, soprattutto in caso di forte selezione.
Bora – Hansgrohe – E’ vero che la squadra tedesca rischierà di perdere la maglia con Postlberger, ma Wilco Kelderman (5° ieri) e Patrick Konrad (6° nella 2° tappa) dovrebbero essere due buone opzioni in un arrivo del genere. Entrambi hanno dimostrato di avere sia la velocità per far bene in caso di sprint ristretto, che la condizione per poter restare con i migliori in un arrivo così esplosivo.
Ben O’Connor – L’australiano dell’AG2R si è fatto vedere nella terza tappa e dovrebbe apprezzare questo tipo di finale. La sua buona cronometro odierna è segno di un’ottima forma, quindi non ci penserà due volte se dovessero esserci le condizioni per sferrare un attacco dei suoi.
Jasper Stuyven – Distante ormai più di 7 minuti, il belga della Trek dovrebbe avere libertà di attaccare da lontano in una tappa del genere, dove altrimenti sarebbe battuto stando in gruppo. Il muro nel finale potrebbe sembrare effettivamente troppo duro per lui, ma se dovesse entrare in un gruppetto di 10-12 corridori non è impossibile che possa difendersi. In fondo, parliamo di un corridore che ha chiuso 4° al Giro delle Fiandre in primavera, e che in passato ha fatto vedere cose egregie anche in finali particolarmente impegnativi, come quello di Mende al Tour 2018, quando riuscì a tenere il passo di un certo Julian Alaphilippe nei 3 km finali in doppia cifra, chiudendo al terzo posto dietro allo scatenato Omar Fraile.
Tim Wellens – Il belga sarebbe un profilo ideale in caso di fuga, ma il suo distacco dalla maglia gialla (3:53″) è al limite. Senz’altro, se dovesse riuscire ad entrare nell’attacco di giornata sarà difficile da battere in un percorso del genere.
Jonas Vingegaard – Il suo distacco dalla testa della corsa è ormai significativo (12:04″), la sua cronometro quest’oggi è stata una risposta importante a chi dubitava della sua condizione: avrà la libertà per attaccare da lontano o dovrà restare con Kruijwsijk? Il finale, sulla carta, somiglia molto alla 4a tappa dei Paesi Baschi, dove chiuse in top5.
Corridori come Julien Bernard, Warren Barguil, Anthony Perez, Mads Wurtz Schmidt, Mark Padun, Matthew Holmes, Jan Bakelants e Carlos Verona sono tutte valide opzioni in caso di fuga.
Jolly FantaBarCiclismo: Ilan Van Wilder – 7° a Saugues, 4° nella cronometro odierna: il giovane belga è chiaramente in ottima condizione, val la pena continuare a dargli fiducia e vedere quali sono i suoi limiti.
Pronostico
Un percorso così ondulato si presta ad un gruppo di attaccanti da lontano, ma non è detto che l’Astana voglia lasciare troppo spazio. Tanti fattori possono influenzare l’esito della tappa di domani, come ad esempio la presenza in fuga di un corridore troppo vicino in classifica, ma scelgo di credere che Jasper Stuyven centrerà l’attacco di giornata e conquisterà la vittoria.
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