Giro del Delfinato 2021 – Percorso e favoriti
Presentazione del Giro del Delfinato 2021, con analisi di percorso e favoriti.
Presentazione del Giro del Delfinato 2021, con analisi di percorso e favoriti.
di Dino Manca
Un antipasto di Tour de France.
Come ogni anno, il Giro del Delfinato sarà l’ultimo step di preparazione per molti partecipanti della Grand Boucle, in una corsa a tappe che offrirà opportunità per ogni tipo di corridore.
Ancora una volta, il nostro portale metterà a disposizione un gioco totalmente gratuito, che darà la possibilità ad ogni appassionato di vivere la corsa come un vero e proprio manager di ciclismo! Sarà possibile giocare al Fanta Giro del Delfinato 2021 anche tramite APP, per tutti i dispositivi Android, scaricando Fanta Bar Ciclismo dal Play Store!
Le tappe
La prima delle otto tappe, sulla falsa riga degli anni passati, si concluderà in un circuito non troppo impegnativo, ma dal finale abbastanza imprevedibile. Due brevi ascese di 3a e 4a Categoria piuttosto vicine al traguardo strizzeranno l’occhio a qualche attaccante, oppure scremeranno il gruppo prima di una volata ristretta.
La 2a tappa sarà più impegnativa, soprattutto nel finale, dove andrà affrontato un GPM di 2a Categoria di 7 chilometri, che si presta ai cosiddetti “puncheur”, quindi scalatori esplosivi e scattisti.
I velocisti avranno vita facile nella terza frazione, che prevede un lungo tratto pianeggiante prima del traguardo di Saint-Haon-Le-Vieux, in leggera pendenza.
Immancabile la prova a cronometro individuale, che quest’anno verrà affrontata prima delle salite conclusive: si tratta di 16.4 km leggermente ondulati, ma non eccessivamente impegnativi.
Il percorso della quinta tappa sembra essere favorevole ad un attacco da lontano. Le pendenze dell’ultimo GPM (1.3 km al 12%) dovrebbero mettere fuori gioco tutti i velocisti.
L’arrivo a Le Sappey en-Chartreusse sarà un’altra buona occasione per gli scalatori più esplosivi: 3.3 km al 6.2%.
La musica cambierà nella settima tappa, dov’è previsto l’arrivo ad oltre 2.000 metri di La Plagne: una salita di oltre 17 km, con pendenza media del 7.5%. Inutile dire che sarà una giornata fondamentale per la lotta al titolo.
L’ultima frazione sarà più breve (147 km), ma molto intensa: ben 6 GPM, con un Hors Categorie finale piuttosto complicato. Non mancherà il terreno per gli scalatori più intraprendenti.
Favoriti
INEOS Grenadiers – Dopo il successo in Romandia, è facile credere che sarà Geraint Thomas il capitano della corazzata britannica, che si presenterà al via con un team piuttosto completo: Andrey Amador, Dylan Van Baarle, Carlos Rodriguez, Tao Geoghegan-Hart, Michal Kwiatkowski e Richie Porte, sempre pronto ad entrare in gioco in caso di imprevisti e, come il gallese, avvantaggiato dalla presenza della cronometro individuale, che darà un vantaggio sostanziale agli scalatori forti nelle prove contro il tempo. Alla luce di quanto visto in Svizzera qualche settimana fa, è probabile che il vincitore di questa edizione sarà un “Grenadier”.
Jumbo-Visma – A fronte di una settimana deludente in Romandia per Sepp Kuss e Steven Kruijswijk, le speranze del team olandese potrebbero ricadere sul prodigio danese Jonas Vingegaard, autore di un’entusiasmante Giro dei Paesi Baschi, chiuso sul podio. Il danese è un serio contendente alla vittoria finale, in quanto ottimo sia a cronometro che in salita. Ovviamente, gli arrivi oltre i 2.000 metri saranno un test nuovo per lui, ma la sua progressione nel 2021 è talmente importante che è facile pensare possa raggiungere altri risultati importanti.
David Gaudu – Primavera da sogno per l’alfiere della Groupama FDJ, che ha dato continuità alla top5 nei Paesi Baschi con un podio alla Liegi. Adesso cominciano le corse di casa, nelle quali è chiamato a confermare la sua crescita, dando ai tifosi francesi una nuova certezza su cui poter contare. Come sempre, la cronometro individuale sarà uno svantaggio non da poco, ma nelle ultime due tappe avrà terreno favorevole per provare a giocarsi la vittoria.
Movistar – La squadra spagnola partirà con grandi ambizioni, grazie alla presenza in startlist di Alejandro Valverde, Enric Mas (3° Vuelta Valenciana) e Miguel Angel Lopez (vincitore alla recente Ruta del Sol), che daranno dal punto di vista numerico un grande vantaggio al team di Eusebio Unzué: riusciranno a sfruttarlo? Sulla carta, le due tappe finali offriranno il giusto terreno per provarci, ma quando si parla della Movistar bisogna evitare di avere aspettative troppo alte.
Nairo Quintana – Il colombiano dell’Arkea è reduce da una Vuelta Asturias vinta con autorità, dopo una primavera non del tutto convincente. Le ultime due tappe sono ideali per lui, che ha come miglior risultato in questa corsa il 9° posto del 2019. Riuscire ad imporsi al cospetto di una concorrenza più importante sarebbe un segnale decisivo in ottica Tour, ma tra il dire e il fare..
Guillaume Martin – Sarà un errore grossolano sottovalutare l’attuale forma del capitano della Cofidis, dominatore assoluto della recente Classica delle Alpi Marittime, gara con tanti metri di dislivello ed arrivo in quota. A podio lo scorso anno, ha già dimostrato di poter essere competitivo su questi terreni, anche se, come Gaudu, avrà il tallone d’Achille della cronometro. Obbiettivo realistico top5.
* Michael Woods – Il 2021 è stato un anno di parziale transizione per il canadese, che da specialista unicamente di corse di un giorno è passato all’essere competitivo anche nelle corse a tappe di una settimana. In particolare, la sua vittoria a Thyon 2000 sembra esser stata la definitiva consacrazione per un corridore che, prima di quest’anno, sembrava soffrire questo tipo di arrivi. La sua crescita è incoraggiante e motivo di attenzione, perchè se dovesse esser confermata anche nelle otto tappe del Delfinato porterebbe il nativo di Toronto nei radar del Tour de France. Purtroppo, la sua carenza a cronometro rende difficile pensare a qualcosa di più di una top5.
Ion Izagirre – Curiosamente, per il basco dell’Astana questa sarà la prima partecipazione in carriera al Delfinato, dopo aver preferito per anni il Tour de Suisse come ultimo step pre-Tour. Il 32enne di Ormaiztegi è un corridore completo, che dovrebbe inserirsi nella lotta alla top 5. I suoi risultati quest’anno sono solidi, ma non impressionanti: 3° alla Parigi-Nizza, 10° al Paesi Baschi e 7° al Romandia.
Wilco Kelderman – L’olandese della Bora è un altro corridore che dovrebbe gradire la cronometro individuale, ma è da rivedere negli arrivi in quota, dopo aver pagato oltremodo la salita di Thyon 2000 al Romandia, che ha ricordato i suoi limiti, purtroppo molto frequenti all’interno della sua carriera. Avendo nel mirino il Tour, sarebbe importante potesse centrare un piazzamento in top5, ma servirà grande solidità nelle due tappe conclusive.
Brandon McNulty – Annata in chiaroscuro per l’americano del Team UAE, che ha avuto flash importanti nei Paesi Baschi, ma anche delle giornate molto complicate. Purtroppo, i suoi limiti nelle tappe impegnative lo relegano ad un ruolo di outsider, che è possibile possa far parte delle prime posizioni dopo le prime 6 tappe, ma rischierà di pagare le ultime due giornate di corsa, come successo anche in Catalogna.
Ben O’Connor – Dopo un 6° posto in Romandia, l’australiano dell’AG2R sembra tornato a tutti gli effetti. Soprattutto, è stata impressionante la sua prestazione nell’arrivo a Thyon 2000, dov’è stato uno dei pochi a tenere il passo di Geraint Thomas in una giornata di tregenda. Sebbene i progressi a cronometro non siano ancora arrivati, i suoi numeri nelle tappe impegnative dovrebbero permettergli di centrare un risultato simile anche in questo Delfinato.
Fabio Aru – Banco di prova fondamentale per il sardo della Qhubeka ASSOS, che dopo una pausa dalle corse cercherà risposte in ottica Tour. Il suo vantaggio è di poter correre senza pressione, ma sarebbe importante mostrare passi avanti dopo una primavera piuttosto anonima. L’ultima partecipazione del Cavaliere dei Quattro Mori risale al 2017, quando chiuse al 5° posto in classifica.
Jolly FantaBarCiclismo: Ilan Van Wilder – Bisogna seguire con attenzione la progressione del giovane belga classe 2000, che dopo un sontuoso 16° posto in Romandia è pronto a guidare il Team DSM nella settimana francese. A sorprendere, soprattutto, è stata la sua predisposizione a cronometro, mentre ha sofferto l’ascesa a Thyon 2000. Dovesse progredire dal punto di vista della resistenza, potrebbe diventare un prospetto molto interessante.
NB: La lista dei favoriti potrebbe subire delle variazioni, qualora venissero aggiornate le startlist non ancora ufficiali.
* AGGIORNAMENTO: Michael Woods è stato rimosso dalla startlist dell Israel Start-Up Nation: sarà Ben Hermans a curare la classifica generale, con ambizioni di top10.
Pronostico
Le insidie non mancheranno, ma la solidità mostrata quest’anno da Geraint Thomas lo rende l’ovvio favorito per la conquista del Giro del Delfinato 2021: nessuno si adatta meglio del gallese alla combinazione cronometro più arrivi in salita.
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I link con i favoriti di ogni tappa verranno man mano inseriti qui sotto.
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