Giro d’Italia 2021 – Favoriti 17a tappa
Percorso e favoriti della diciasettesima tappa del Giro d’Italia 2021.
Percorso e favoriti della diciasettesima tappa del Giro d’Italia 2021.
di Dino Manca
La terza settimana comincia con un arrivo da non sottostimare.
Percorso
Il Trentino sarà protagonista indiscusso della diciassettesima frazione, che porterà i corridori da Canazei a Sega di Ala, salita che 8 anni fà vide brillare Vincenzo Nibali in maglia Astana, nell’ultima tappa del Giro del Trentino. La tappa sarà di 193 chilometri e non presenterà particolari difficoltà per almeno 55 chilometri, da percorrere perlopiù in discesa. Il primo, breve GPM porterà i corridori alla discesa verso Trento, dove verrà superato il primo traguardo volante. Da qui una cinquantina di chilometri di fondovalle anticiperanno l’ascesa a Passo San Valentino, che terminerà a 48 km dalla fine. Dopo la discesa, ancora poco meno di 9 km prima dell’ultima salita, che porterà i corridori ad un’altitudine di 1.246 metri.
Questo mercoledì il meteo dovrebbe dare finalmente tregua ai corridori: ci si aspetta infatti un pomeriggio nuvoloso, ma asciutto, con venti moderati da sud-ovest.
Se la battaglia per la fuga di giornata dovesse protrarsi a lungo, la salita di Sveseri (3a Cat.) potrebbe essere risolutiva: 3.3 km al 8.4% significa che solo degli scalatori potranno essere presenti davanti.
Con i suoi 15 km al 7.6%, il Passo San Valentino (1a Cat.) è una salita abbastanza insidiosa, soprattutto nella parte centrale. I successivi nove chilometri pianeggianti da affrontare controvento, tuttavia, non giocano a favore di chi volesse utilizzarla per anticipare.
Il grande banco di prova sarà la salita di Sega di Ala (1a Cat.). Si tratta di 11.3 chilometri al 9.7%, non esattamente quello che un corridore vuol sentirsi dire dopo l’ultimo giorno di riposo! Come anticipato, questa salita fu già affrontata nel Giro del Trentino 2013, nella tappa in cui Bradley Wiggins perse le staffe e lanciò la bicicletta contro la parete (video), prima di cominciare un’infruttuosa rimonta. Sarà fondamentale evitare di arrivare al limite nella parte centrale, che avrà pendenze fino al 17%, mentre l’ultimo chilometro spianerà al 5%.
Favoriti
La partenza in leggera discesa non è una grande notizia per i fuggitivi, che dovranno avere grandi gambe per poter “rompere l’elastico” nei primi 50 km. Come sempre, il compito della INEOS sarà di sincerarsi che nessun uomo all’interno della top10 faccia parte di eventuali attacchi, dopodichè toccherà eventualmente ad altre squadre dare la caccia. Nella giornata di ieri, ad esempio, fu l’EF a voler chiudere a tutti i costi sul gruppetto Nibali, Formolo e Almeida, ma vista la supremazia di Bernal, appare strano che qualche squadra voglia regalare al colombiano un’altra vittoria di tappa.
Egan Bernal – La maglia rosa è tre spanne sopra tutti gli altri e sarà ben felice di poter vincere un’altra tappa, se la sciagurata strategia di qualche altra squadra dovesse portare nuovamente il gruppo a giocarsi il successo.
Damiano Caruso – La salita finale non è ideale per il corridore della Bahrain, e la sua posizione in classifica sarà verosimilmente minacciata da Vlasov e Carthy: riuscirà a difendersi? Per il momento, ha dimostrato di essere il migliore “degli umani” in salita.
Aleksandr Vlasov – Ieri il russo sembrava in ripresa, ma ha avuto un problema con la mantellina, che gli è costata secondi d’oro durante il Giau. Sebbene sembri difficile che l’Astana possa avere le forze per controllare la tappa, è probabile che voglia comunque provare a mettere sotto pressione Caruso e Carthy per il podio, che dista ora rispettivamente 1:54″ e 38″.
Hugh Carthy – Ottima salita per lo scalatore dell’EF, che ieri è sembrato più a suo agio dopo la giornata preoccupante sullo Zoncolan. Vista la forma di Bernal, è difficile possa avere le gambe per vincere una tappa del genere, ma ha a disposizione una delle poche squadre in grado di poterlo mettere in condizione di provarci, come abbiamo visto ieri.
Simon Yates – Ieri è stata una brutta giornata per il capitano della BikeExchange, scivolato al 5° posto, ma questo finale dovrebbe essere favorevole alle sue caratteristiche: avrà ritrovato le energie per attaccare?
Giulio Ciccone – Altro corridore che inizia a sentire odore di podio, distando appena 51 secondi da Carthy. La prova sul Giau è stata molto positiva, ma staccare Carthy su queste pendenze non sarà facile.
Dan Martin – La parete di Sega di Ala dovrebbe far rima con lo scalatore irlandese della Israel, che dista ormai 15 minuti dalla maglia rosa e potrà giocarsi i successi di tappa andando all’attacco nell’ultima settimana. Non sarà facile per lui centrare la fuga, vista l’altimetria dei primi 50 chilometri, ma con l’aiuto di passisti come Paddy Bevin, Matthias Brandle ed un pò di fortuna non sarebbe impossibile vederlo davanti. In quel caso, in uno sforzo di 34/35 minuti dovrebbe essere uno dei migliori.
Gianluca Brambilla – Sarebbe interessante rivederlo all’attacco, dopo l’ottima prestazione in salita della 12a tappa, nella quale sembrava davvero il più forte, soprattutto quando si affrontavano i tratti di strada più impegnativi. Non essendo eccessivamente lunga, seppur dura, la salita conclusiva dovrebbe adattarsi abbastanza alle sue caratteristiche.
George Bennett – Il neozelandese della Jumbo-Visma ha corso un discreto Giro: 3° a Bagno di Romagna, 7° sullo Zoncolan e 14° ieri a Cortina. Come visto nella 12a e 14a tappa, l’assenza di salite nella parte iniziale non dovrebbe essere un grosso problema per lui, che se aiutato, ad esempio, dalla grossa cilindrata di Edoardo Affini, sarà facilmente presente nel gruppo di testa. La condizione sembra forse ancora un pò deficitaria per poter vincere su una salita simile, ma la buona prestazione di ieri è un bel segnale in ottica terza settimana.
Jan Tratnik – Lo sloveno è un corridore dotato di grande potenza, il che lo favorirà nei primi 50 chilometri di corsa. La sua scalata sullo Zoncolan, inoltre, indica una condizione formidabile, e se dovesse trovarsi davanti sarà meglio non darlo per sconfitto, soprattutto in salite in cui trovare un ritmo costante è semplicemente fondamentale.
Joao Almeida – Ci ha provato lunedì, potrebbe riprovarci domani, anche se le altre squadre non sembrano entusiaste all’idea che il portoghese possa recuperare 4-5 minuti in classifica. Questo rende molto difficile che possa far parte di un gruppo vincente.
E’ molto probabile che rivedremo all’attacco corridori come Antonio Pedrero, uno dei migliori nella fuga di ieri, Bauke Mollema, Koen Bouwman, Felix Grossschartner, Chris Hamilton, Victor Lafay, Matteo Fabbro, Lorenzo Fortunato, Alessandro Covi e Geoffrey Bouchard, mentre sarà interessante capire se Astana vorrà dare un’altra chance a Gorka Izagirre e la BikeExchange lascerà spazio a Mikel Nieve e Nick Schultz. L’inizio di tappa è una pessima notizia per Jan Hirt, che non è esattamente uno specialista nell’attaccare in pianura, mentre potrebbe favorire maggiormente corridori come Simone Petilli e Rein Taaramae.
Jolly FantaBarCiclismo: Simon Carr – Difficile capire quali siano le intenzioni dell’EF dopo la giornata di ieri, ma se volessero provare a vincere una tappa, lo scalatore di Hereford sembra la loro miglior possibilità. Le sue “sgasate” sul Giau sono state un eloquente segnale di condizione, a conferma delle abilità in salita che il 22enne aveva già mostrato ad esempio a Prati di Tivo, nell’ultima Tirreno-Adriatico, ma anche nella tappa di Campo Felice. E’ verosimile che gli americani vorranno tenerlo per stare con Carthy nel finale, ma se per caso avesse carta bianca per attaccare nelle prime battute di corsa, sarà uno dei più forti davanti.
Pronostico
Un’altra giornata per la lotteria della fuga: Daniel Martin.
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