Il Lombardia 2021 – Percorso e favoriti

Presentazione del Giro di Lombardia 2021, con analisi di percorso e favoriti.

di Dino Manca

L’ultima Monumento della stagione 2021.

Percorso

La “Classica delle foglie morte” cambia pelle. Infatti, l’edizione numero 116 prevede un percorso inedito, con sede di partenza ed arrivo invertite rispetto agli ultimi quattro anni. Si partirà dunque da Como, percorrendo una novantina di chilometri abbastanza semplici, prima di affrontare sei salite, cinque delle quali concentrate nei successivi 117 chilometri. L’arrivo, come nel 2016, sarà a Bergamo, al termine di 239 chilometri e 4659 metri di dislivello da scalare, quasi 700 in più della scorsa edizione.

Meteo

Le previsioni per sabato pomeriggio parlano di una giornata abbastanza fresca (15 gradi di massima), con vento praticamente assente. Nella prima parte di gara è possibile che i corridori incontrino qualche lieve piovasco, ma nel finale si dovrebbe correre sull’asciutto.

Il Lombardia 2021 - Percorso
Il Lombardia 2021 – Percorso

Dopo una trentina di chilometri i corridori scollineranno alla Madonna del Ghisallo, ma da un versante molto più morbido di quello che siamo abituati a conoscere.

Il Lombardia 2021 – Madonna del Ghisallo

La salita di Roncola Alta, dopo 102 km, sarà il primo punto chiave della giornata. Con oltre 9 chilometri al 6.7%, sarà il primo grande ostacolo da superare per il gruppo, dal quale potrebbero muoversi i primi corridori.

Il Lombardia 2021 – Roncola Alta

La salita di Dossena sarà il secondo momento chiave della corsa: si tratta di 11 km al 6.1%, ma le cifre sono “falsate” da un chilometro intermedio pianeggiante.

Il Lombardia 2021 – Dossena

Una volta scollinati, i corridori continueranno a salire per una decina di chilometri, alquanto frastagliati. Se in gruppo dovesse esserci già molta selezione, potrebbe essere un terreno favorevole alle imboscate, soprattutto per coloro che vorranno evitare un testa a testa nella prossima salita.

Il Lombardia 2021 – Zambla Alta

La discesa che porta alla valle del fiume Serio è caratterizzata da una prima parte con 6-7 tornanti abbastanza tecnici, che richiederanno particolare attenzione.

Il Lombardia 2021 – Discesa da Zambla Alta (StreetView)

Il terzo momento chiave è naturalmente la salita del Passo di Ganda: 9.3 km al 7.1%, con gli ultimi 3 chilometri che sfioreranno il 9% di pendenza media. Una volta scollinati mancheranno circa 32 km alla fine, di cui 15 di discesa: aspettarsi fuochi d’artificio.

Il Lombardia 2021 – Passo di Ganda

La parte più tecnica della discesa che riporterà verso valle sarà subito dopo l’attraversamento del comune di Selvino, andando verso Nembro. Utilizzando StreetView è possibile farsi un’idea della complessità di questa serie di tornanti (ben 12), che dovrebbero dare la possibilità agli specialisti di guadagnare qualcosa sui corridori meno avvezzi.

Il Lombardia 2021 – Discesa da Passo di Ganda (StreetView)

L’ultima possibilità per sfruttare le proprie abilità in salita arriverà a 4.5 km dalla conclusione, grazie allo strappo di Colle Aperto (1.3 km al 7.2%), che porterà i corridori nella mitica “Bergamo Alta”. Da rimarcare il fatto che l’ultimo chilometro sarà alquanto esplosivo e con un tratto in lastricato.

Il Lombardia 2021 – Colle Aperto

Una volta superato anche quest’ultimo ostacolo, una discesa di 3 chilometri porterà all’arrivo di Viale Giovanni XXIII.

Il Lombardia 2021 – Finale

Favoriti

Jumbo – Visma – Tutti gli occhi saranno puntati su Primoz Roglic, che dopo aver vinto in Emilia e a Torino sarà l’ovvio uomo da battere nella giornata di domani. Lo sloveno, che sfiorò il successo due anni fa, sembra essersi preparato a puntino, ma per aggiudicarsi la sua seconda Monumento servirà grande lucidità ed il supporto della squadra. A livello di singoli, gli olandesi potranno contare anche su Jonas Vingegaard, che in Emilia sembrava in discrete condizioni ed andrebbe a comporre un bel duo qualora riuscisse ad avere una giornata in versione Tour 2021.

Porticina aperta anche per George Bennett, che ha chiuso 2° a Como lo scorso anno, ma visti i suoi risultati quest’anno è probabile che venga utilizzato soprattutto come gregario. Un corridore che potrebbe sorprendere è Steven Kruijswsijk, 15° sabato scorso sul San Luca, che ha concluso la Vuelta in crescendo e potrebbe giocare un ruolo chiave nella giornata di domani.

Deceuninck – Quick Step – La squadra belga sfoggerà un tridente da sogno. Remco Evenepoel, in ottima forma ed assetato di vendetta dopo il fattaccio dell’agosto 2020, cercherà di chiudere la stagione in bellezza, ma come vorrà impostare la corsa tatticamente? Se attaccasse da molto lontano, costringerebbe i suoi avversari ad entrare in un terreno inesplorato, in cui quest’anno pochi hanno saputo trovare risposte. I dubbi però ci sono, perchè si tratta di una corsa molto lunga e, soprattutto, con discese non banali. Sebbene sembra aver superato questo problema, i fantasmi del Giro sono sempre dietro l’angolo..

Julian Alaphilippe proverà a far brillare la sua maglia iridata, in un percorso che offrirà diverse opportunità anche per le sue abilità da grande discesista, ma dovrà avere gambe migliori di mercoledì. Joao Almeida, invece, ha chiuso la settimana di preparazione con un buon podio a Superga e dovrebbe gradire una gara di “fondo” come questa, che si sposa con il suo stile di arrampicata molto regolare: riuscirà a conquistare la sua prima Monumento in carriera?

Dopo la bella prestazione alla Milano-Torino, Fausto Masnada ha strappato una meritata convocazione e sarà un corridore che il Wolfpack potrebbe mandare all’attacco da lontano. Essendo di casa, dovrebbe correre con una motivazione speciale.

UAE Team Emirates – Il terzo squadrone ai nastri di partenza. Tadej Pogacar sarà scortato dal sempre affidabile ed inesauribile Rafal Majka, che ha dimostrato all’ultimo Tour di avere pochi eguali nel ruolo di gregario quando la strada sale. Il vantaggio per il due volte vincitore del Tour è la distanza, che potrebbe esaltare il suo motore diesel, ma sarebbe sbagliato considerarlo il corridore da battere dopo un percorso di avvicinamento abbastanza altalenante.

Ciò detto, i segnali arrivati alla Tre Valli erano abbastanza buoni, e la sua “mini crisi” a Superga potrebbe esser dettata dalle fatiche del giorno precedente. Inoltre, non bisogna dimenticare che si trattava di una gara molto più esplosiva di questa, che come detto si presta di più alla resistenza pura, ed in questo campo son pochi i corridori in grado di eguagliarlo.

Le schegge impazzite sono Davide Formolo e Diego Ulissi, entrambi apparsi in palla negli ultimi appuntamenti, ai quali si potrebbero aprire le porte di un azione da lontano, magari in compagnia di “corridori satellite” di altre formazioni. In particolare, “Roccia” Formolo ha dimostrato di non temere questo tipo di azioni, mentre per l’anarchico toscano la condotta di corsa potrebbe essere più conservativa.

Groupama FDJ – La formazione francese riproporrà la coppia formata da David Gaudu e Thibaut Pinot. Dopo una buona settimana, in cui sono arrivate due top10 alla Tre Valli ed alla Milano Torino, ci si può aspettare una buona prestazione da parte del classe ’96, che stranamente non ha ancora centrato una top10 in questa classica. A giudicare dalla forma dimostrata nell’ultimo mese, sembra possibile che possa farcela quest’anno.

Quanto a Pinot, le indicazioni arrivate dal Lussemburgo sembravano promettenti, ma le sue ultime prestazioni in Italia sono state poco convincenti. Resta il fatto che questa sia una corsa in cui storicamente il nativo di Lure va sempre alla grande: vincitore nel 2018, 5° nel 2017 e 3° nel 2015.

Education NippoRigoberto Uran vanta tre podi in carriera nella classica lombarda, che ha disputato l’ultima volta nel 2018, chiudendo con un’onorevole 4° posto. Sulla carta, il terreno dovrebbe essere ideale per uno scalatore del suo calibro, ma i segnali arrivati in settimana non sono molto incoraggianti. Le alternative potrebbero rispondere ai nomi di Sergio Higuita e Neilson Powless. Nessuno dei due è uno scalatore puro come Uran, ma entrambi hanno dimostrato di avere la forma per poter dire la loro. In particolare, il finale di Higuita alla Tre Valli è stato molto convincente.

INEOS GrenadiersAdam Yates non ha un grande record nelle corse di oltre 200 chilometri, ma quest’anno sembra aver raggiunto il livello più alto di sempre. Sebbene sia una corsa completamente diversa dal Lombardia, la sua prestazione alla Milano-Torino è stata oltremodo convincente, ed è quantomeno indice di grande condizione. Se dovesse avere le stesse gambe di Superga, staccarlo sarà molto difficile. Le alternative in casa britannica si chiamano Pavel Sivakov, Gianni Moscon e Tao Geoghegan-Hart.

Israel Start-Up Nation – Il canadese Michael Woods chiuse al quinto posto due anni fa, poco dopo aver domato la concorrenza in quel di Superga. Quest’anno le cose sono andate diversamente in Piemonte, dove ha sorprendentemente ceduto il passo alla prima accelerazione di Adam Yates: pessimo segnale in vista di una gara che, almeno sulla carta, è meno adatta alle sue caratteristiche. Le sue possibilità di top5 restano comunque buone, perchè dopotutto ha portato a casa una top5 a Superga ed un 3° posto sul San Luca.

Il Lombardia 2021 sarà anche l’ultima gara di Daniel Martin, che farà di tutto per chiudere la sua carriera con una buona prestazione, in una corsa che riuscì a vincere nel 2014. Più recentemente, il suo miglior risultato è il 9° posto del 2018. L’irlandese ha mostrato buone gambe al Giro dell’Emilia, mentre non si è mai visto alla Milano-Torino.

Infine, occhio ad Alessandro De Marchi, che con il numero alla Tre Valli Varesine ha lanciato un messaggio chiaro: per Il Lombardia 2021 ci sono anche io.

AstanaAleksandr Vlasov ed Alexey Lutsenko guideranno la spedizione di Alexandre Vinokourov. Il russo, che è stato uno dei grandi protagonisti della passata edizione, è sembrato in crescita di condizione nelle ultime due corse disputate e si sposa meglio ad un tracciato del genere. Perchè possa battere i grandi favoriti serve che si allineino “un paio” di pianeti, anche perchè la sua stagione è stata a dir poco discontinua, ma dopo averlo visto pedalare alla Tre Valli ed alla Milano-Torino, non è poi così inverosimile che possa accadere.

Bahrain Victorious – I nomi ci sono, ma le gambe? Mikel Landa ha corso in Croazia, peraltro senza brillare, e dopo la sua pessima Vuelta è difficile credere in lui. Mark Padun ha avuto un percorso di avvicinamento molto simile, ma non ha dato segnali incoraggianti. Jack Haig e Gino Mader, invece, non hanno corso praticamente mai, anche se entrambi hanno disputato un’ottima Vuelta. Infine c’è Dylan Teuns, a podio in questa classica tre anni fa, che ha messo nelle gambe qualche chilometro in più, ma senza far registrare risultati interessanti.

Alejandro Valverde – Il 41enne della Movistar ha recuperato in tempi record dalla caduta della Vuelta, lanciandosi nuovamente nella mischia. Pur non ottenendo risultati particolarmente esaltanti, è riuscito mercoledì a chiudere nei dieci alla Milano-Torino, dimostrando di non essere lontanissimo dal top della condizione. In una gara in cui ha ottenuto tre podi, un 4°, un 6° ed un 11° posto nelle sue ultime sei partecipazioni, sarebbe bello se riuscisse finalmente a centrare il tanto agognato successo. Sfortunatamente, è difficile che il tabù si possa sfatare quest’anno.

Trek SegafredoVincenzo Nibali e Bauke Mollema, entrambi già vincitori di questa corsa, proveranno a sfruttare la loro esperienza, in una gara in cui quest’ultimo potrebbe non essere un fattore così marginale. Entrambi sono corridori in grado di gestire molto bene gli sforzi durante una lunga giornata come questa, ed entrambi sanno ben destreggiarsi in caso di finali tatticamente “ballerini”, ma sul piano della condizione sembrano esserci corridori più avanti di loro al momento.

Team BikeExchange – Gli australiani riporranno le loro maggiori speranze in Simon Yates. Statisticamente parlando, lasciando perdere l’atipico 2020, c’è solo un corridore che nelle ultime due edizioni svolte in autunno è riuscito ad entrare in top10 senza aver corso nessuna delle gare di preparazione in Italia, ovvero Ion Izagirre. Il “Folletto di Bury” ha corso solo una settimana in Croazia, dove il livello non era altissimo ed il percorso non aiutava a capire le sue condizioni. Basterà per poter essere protagonista domani?

Team DSM – Il leader della compagine tedesca sarà Romain Bardet, con Michael Storer che proverà a tenere duro e fare esperienza, magari regalandosi un piazzamento. Il francese, che chiuse 4° nel 2016, dovrebbe adattarsi piuttosto bene ad un tracciato del genere, ma resta il fatto che, come Simon Yates, non abbia corso nessuna delle gare di preparazione “basiche”, il che rischia di essere uno svantaggio rispetto a tanti dei corridori sopra citati. Detto questo, è sembrato abbastanza in forma in Sicilia, dove ha chiuso nelle prime cinque posizioni, quindi una sua buona prestazione non è da escludere.

Nairo Quintana – Il colombiano ha un 9° posto come miglior risultato in questa corsa, ottenuto 4 anni fa. A livello di condizione non sembra passarsela male, dato che è riuscito a terminare in top10 sia la Milano-Torino, che il Giro dell’Emilia, ma quanto potrà essere competitivo? Se dovesse arrivare sul Ganda con i migliori, avrà buone possibilità di piazzamento.

Potrebbero centrare un buon piazzamento anche corridori come Domenico Pozzovivo, Guillaume Martin, Clement Champoussin, Geoffrey Bouchard, Patrick Konrad, Matteo Fabbro, Lorenzo Rota, Lorenzo Fortunato e Rein Taaramae.

Jolly FantaBarCiclismo: Andreas Kron – Il 23enne danese della Lotto Soudal sembrava incredibilmente fresco alla Tre Valli Varesine, dove ha chiuso in top5: che abbia in serbo una grande prestazione per concludere la stagione? Non ha corso tante gare di questo chilometraggio, il che lo rende una scommessa a tutti gli effetti, ma ha già dimostrato in stagione di non temere le giornate con tanti metri di dislivello (vedi 6° tappa del Tour de Suisse).

NB: La lista dei favoriti potrebbe subire delle variazioni, qualora venissero aggiornate le startlist non ancora ufficiali.

AGGIORNAMENTO: Jack Haig e Gino Mader non saranno al via domani. Al loro posto, la Bahrain porterà il giovane Stephen Williams e Matej Mohoric; assente anche Alessandro De Marchi, che è stato sostituito in startlist da James Piccoli.

Pronostico

Solo un corridore completo ed in grande forma può vincere l’edizione di quest’anno, che si preannuncia più dura del solito. In questo momento, è oggettivamente difficile non pensare ad un altro numero di Primoz Roglic, che può vincere questa gara in diversi modi.


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