Tour de France 2017 – 14° tappa: Percorso e favoriti

Presentazione della quattordicesima tappa del Tour de France 2017, con analisi del percorso e favoriti di giornata.

di Dino Manca

Tour de France 2017 – 14° tappa: Percorso e favoriti

Una frazione vallonata per spegnere i fuochi dei Pirenei.

Tolti i primi 80 km pianeggianti, che salvo sorprese dovrebbero servire per comporre la fuga di giornata, il gruppo dovrà affrontare le due ascese di 3° Categoria: Cote du Viadou du Viaur (2.3 km al 7%) e Cote de Centrés (2.3 km al 7.7%).

Una volta oltrepassato il confine del dipartimento di Aveyron, la strada continuerà a salire e scendere verso altitudini tipicamente collinari (600/650 metri), prima di entrare nel tratto conclusivo di corsa, situato nel comune di Rodez, anche l’anno scorso protagonista nella Grand Boucle.

L’arrivo è posto al termine di una discesa, che precederà la rampa finale di 570 metri al 9.6%, favorevole ai cosidetti “puncheurs” e corridori da classiche di primavera.

Ricordando che il termine ultimo per schierare la propria fantasquadra del FantaTour in vista di questa quattordicesima tappa è fissato alle ore 11 del giorno 15/07/2017, vi presentiamo i favoriti.

Favoriti

Frazione moderatamente lunga (181.5 chilometri), che vista l’altimetria iniziale non dovrebbe essere molto complicata da controllare. Tuttavia, bisogna registrare una grande fatica cumulativa di tante squadre, che dopo il doppio tappone pirenaico potrebbero scegliere di tirare il fiato.

Sulla carta, il finale si addice particolarmente a Greg Van Avermaet (BMC) e Michael Matthews (Sunweb). Questo dovrebbe indurre a pensare che sia la squadra americana che quella tedesca cercheranno di tenere chiusa la corsa per portare i propri capitani a giocarsi la vittoria parziale. In più, entrambi i corridori potrebbero scegliere una soluzione ancora più offensiva e tentare un attacco organizzato da lontano.

Degli uomini di classifica, qualora dovesse essere il gruppo a giocarsi il successo parziale, il corridore più adatto a questo tipo di arrivi è senz’altro Daniel Martin (QuickStep-Floors). Amante delle classiche del Belgio, l’irlandese ha già dimostrato di potersela giocare con chiunque in strappi brevi, arrivando 3° nel simile arrivo di Longwy.

Non va esclusa anche l’opzione dell’attacco in solitaria. Corridori come Tim WellensTony Gallopin (Lotto-Soudal) potrebbero far saltare il banco con un attacco nell’ultima asperità non categorizzata e lanciarsi nell’ultima discesa per guadagnare terreno sugli avversari.

Qualora la fuga avesse successo, non sarebbe un caso trovarci nomi come Philippe Gilbert (QuickStep-Floors), Dylan Van Baarle (Cannondale), Daryl Impey (Orica-Scott), Reinardt Janse Van Rensburg (Dimension Data), Julien Simon (Cofidis), Oliver Naesen (Ag2r La Mondiale) e magari anche Michal Kwiatkowski (Sky). Tutti profili assolutamente capaci di fare la differenza in un finale come quello di domani.

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