Tour de France 2021 – I cacciatori di tappe

In questo approfondimento scopriamo alcuni dei corridori che troveremo più spesso all’attacco nel Tour de France 2021.

di Dino Manca

I grandi giri sono caratterizzati da volate, cronometro, grandi salite, ma anche tappe intermedie, nelle quali trovano spazio passisti, finisseur e scalatori che scelgono di uscire di classifica per andare alla ricerca del successo di tappa e, perchè no, anche di punti per la maglia a pois. Scopriamo insieme alcuni dei potenziali protagonisti delle fughe di questo Tour de France 2021!


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Astana – Senza un velocista, né un uomo classifica designato, la compagine kazaka sarà con grandi probabilità una delle squadre più attive nelle tappe intermedie. Corridori come Alexey Lutsenko, Alex Aranburu, Ion Izagirre ed Omar Fraile sono attaccanti di grandissimo spessore, che hanno lasciato il segno in questi anni nelle corse World Tour. Un jolly potrebbe anche essere Jakob Fuglsang, che pare indirizzato verso un Tour più all’attacco che in difesa. Insomma, aspettiamoci la presenza di una o più maglie celesti nelle tappe più difficili da controllare, come ad esempio la 7°, la 8°, la 14° e la 16°.

Lotto-Soudal – Altra squadra storicamente improntata sulle fughe. Vero, la presenza di Caleb Ewan richiederà particolare attenzione e dispendio di energie nelle tappe più semplici da controllare, ma questo non dovrebbe impedire ad individui come Thomas De Gendt e Brent Van Moer di tentare la fortuna infilandosi negli attacchi da lontano. Quest’ultimo, dopo la vittoria nella prima tappa del Delfinato sarà uno degli osservati speciali di questa corsa, e non va certo sottovalutato il fatto che lo stesso De Gendt l’abbia “battezzato” come un suo degno erede.

Movistar – La volontà di primeggiare nella classifica a squadre si traduce ogni anno in una buona presenza degli spagnoli anche negli attacchi di giornata. Il veloce e resistente Ivan Garcia Cortina ha dimostrato di star bene in Svizzera, i generosi Imanol Erviti e Jorge Arcas, lo stesso Marc Soler e soprattutto Carlos Verona potrebbero essere spesso presenti nelle tappe di media montagna per garantire rappresentanza ai “caschi gialli” in carica. In particolare, Verona è andato vicinissimo al successo lo scorso anno nella tappa con arrivo a Leudenville, dimostrando di poter essere pericolosissimo quando esente da compiti di gregariato. Le sue ultime apparizioni, tra cui un solido 9° posto alla Mont-Ventoux Challenge, sono indice di ottima condizione: riuscirà a centrare il suo primo successo in carriera?

Bahrain Victorious – L’obbiettivo primario dovrebbe essere la maglia verde con Sonny Colbrelli e la classifica generale con Jack Haig, ma sarebbe sciocco escludere che un attaccante nato come Matej Mohoric, fresco di titolo nazionale, possa cercare la gloria personale nelle tappe intermedie. Lo stesso discorso si potrebbe fare per Dylan Teuns, mentre Pello Bilbao, solido scalatore e sublime discesista, potrebbe trovare “pane per i suoi denti” nelle tappe numero 8, 15, 16, ma molto dipenderà da quanto spazio gli verrà concesso dall’ammiraglia.

Cofidis – La discontinuità di Guillaume Martin è un tallone d’Achille non da poco per i discorsi legati alla classifica generale, ma non per quanto concerne la ricerca delle vittorie di tappa. Lo scalatore francese, infatti, comporrà un intrigante duo con Jesus Herrada, in forma smagliante. Il castigliano è fresco di una convincente settimana in Occitania (2°), seguita dal podio ai campionati nazionali. Per la media montagna potrebbe entrare in gioco anche l’esplosivo Anthony Perez.

Team TotalEnergies – Non dovrebbero esserci ambizioni di classifica generale per la squadra francese, che per l’occasione sfoggerà anche nuove divise. Il corridore di riferimento per la salita dovrebbe essere Cristian Rodriguez, che in questo 2021 ha ottenuto risultati importanti, come la vittoria generale in Rwanda, il 5° posto alla Mont-Ventoux Challenge e, più recentemente, un buon 4° posto al Giro di Occitania. Le tappe intermedie interesseranno soprattutto Pierre Latour ed Anthony Turgis, che cerca conferme dopo una primavera molto solida.


Qhubeka ASSOS – Sarà difficile ripetere il tripudiante risultato del Giro d’Italia, ma la squadra sudafricana proverà comunque a dare battaglia nelle fughe, grazie all’esperienza di corridori come Simon Clarke e Michael Gogl, molto solidi ad inizio stagione, Victor Campenaerts e Sergio Henao. Per gli arrivi di media montagna potrebbe entrare in gioco anche Carlos Barbero, che ha convinto al Delfinato con un paio di piazzamenti degni di nota.

Trek Segafredo – Molto interessante l’organico della compagine americana, che avrà pedine da giocare in ogni ambito, grazie alla presenza di scalatori come Bauke Mollema, Kenny Elissonde e Vincenzo Nibali, apparso in buone condizioni al campionato italiano di Imola. Per quanto riguarda la media montagna, potrebbero entrare in gioco l’affidabile Jasper Stuyven, il neo-campione nazionale lettone Toms Skujins e Julien Bernard.

Team DSM – Un’altra formazione che dovrebbe correre il Tour de France 2021 senza ambizioni di classifica è quella tedesca. Nel mirino ci saranno le volate, con un Cees Bol che spera di trovare la definitiva consacrazione, ma anche le tappe di media montagna, che lo scorso anno hanno visto Soren Kragh Andersen fare incetta di successi. Ripetersi sarà difficile, anche alla luce di quanto visto dal danese in questa stagione, ma non si può escludere che possa tornare a brillare nelle prossime tre settimane. Così come non si dovrebbe escludere che Tiesj Benoot possa ritrovare il colpo di pedale giusto, dopo una primavera travagliata ed un Giro di Svizzera moderatamente convincente. Il nome a sorpresa? Nils Eekhoff.

AG2R Citroen – La formazione di casa avrà parecchie carte da giocare nelle tappe mosse, con la “coppia da classiche” belga formata da Greg Van Avermaet ed Oliver Naesen, ma anche Dorian Godon, recentemente vincitore alla Paris-Camembert. Sarà curioso seguire anche il Tour di Benoit Cosnefroy, che in passato tentò di buttarsi nella lotta alla maglia a pois e dovrebbe farsi vedere soprattutto nella prima settimana. Per la salita, oltre a Ben O’Connor, ci si aspetta qualcosa di importante sia da Aurélien Paret-Peintre, che da Nans Peters, apparso ancora leggermente indietro di condizione in Svizzera, ma pronto a sfruttare altre occasioni e ripetere la splendida vittoria di tappa dello scorso anno.

Team BikeExchange – Come anticipato nella preview generale, Esteban Chaves e Simon Yates supporteranno il capitano Lucas Hamilton, ma ciò non significa che non potranno avere carta bianca per giocarsi qualche tappa, soprattutto in salita. Entrambi hanno in passato dimostrato di sapersi adattare a questo tipo di ruolo, vincendo tappe sia al Tour che al Giro (Yates fece doppietta nel Tour 2019, mentre il colombiano andò a segno al Giro nello stesso anno).

Deceuninck – Quick Step – Ovviamente, quando si parla di squadre d’attacco non ci si può dimenticare del Wolfpack, che quest’anno avrà in Kasper Asgreen il corridore più quotato per cercare il successo nelle fughe da lontano. Il vincitore del Giro delle Fiandre 2021 è un passista eccezionale, che dovrebbe anche testare le sue abilità a cronometro nelle due prove contro il tempo di questa Grand Boucle, con Tokyo nel mirino. Se il tentativo di far classifica con Julian Alaphilippe dovesse fallire, è naturale che il campione del mondo tornerà ad avere massima libertà per potersi giocare i successi di tappa, ruolo in cui ha sempre brillato negli anni, e non va escluso che lo stesso Mattia Cattaneo, fresco di top10 al Tour de Suisse, possa mettersi in mostra nelle tappe più impegnative.

Bora Hansgrohe – Sarebbe un peccato se la voglia di maglia verde di Sagan dovesse precludere ad Ide Schelling di giocarsi le proprie carte nelle tappe mosse. Dopo una campagna di classiche sorprendente, il classe ‘98 olandese ha continuato il suo progresso andando a segno nel GP Aargau e chiudendo in top5 al Giro del Belgio. Si tratta di un corridore resistente e rapido, identikit ideale per un potenziale vincitore di tappa in frazioni come la 7°, 14° o la 16°. Le salite, invece, invoglieranno Patrick Konrad ed Emanuel Buchmann, a patto che Wilco Kelderman sia d’accordo..

B&B Hotels – Le maggiori speranze della squadra ProTour francese saranno riposte sull’esperto Pierre Rolland, sempre in grado di mettersi in mostra nelle tappe impegnative, sebbene negli anni abbia dovuto “aggiustare il tiro”, restando comunque competitivo nella media montagna. Per le frazioni mosse attenzione anche a Quentin Pacher e Cyril Barthe, che quest’anno hanno mostrato qualche lampo interessante.

Arkea Samsic – Non solo Nairo Quintana. Sebbene sia apparso molto indietro di condizione nelle ultime apparizioni, Warren Barguil dovrebbe essere un’ottima pedina da giocare nelle tappe più propense agli attacchi da lontano. Apparso molto brillante in questo 2021, Elie Gesbert proverà a scalare le gerarchie interne dopo solidi piazzamenti in Occitania, alla Comunità Valenciana ed in Algarve. E per la media montagna? Attenzione a Connor Swift, fresco vincitore della Tro-Bro-Leon!

Bonus FantaBarCiclismo: Dopo l’entusiasmante fuga vincente a Gstaad in Svizzera, Stefan Bissegger andrà seguito con grande attenzione, così come il compagno di squadra Magnus Cort, fantastico compromesso tra resistenza, velocità ed esplosività negli arrivi in leggera salita. Per l’Intermarchè dovrebbero farsi vedere Lorenzo Rota, Jan Bakelants e Loic Vliegen soprattutto nelle frazioni mosse, Stefan Kung e Valentin Madouas cercheranno gloria per la Groupama, Dan Martin e forse addirittura Chris Froome per la Israel, mentre Xandro Meurisse dovrebbe essere l’opzione migliore per l’Alpecin Fenix nelle tappe più complicate a livello altimetrico.


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