Tour of the Alps 2021 – Favoriti 4a tappa

Percorso e favoriti della quarta tappa del Tour of the Alps 2021.

di Dino Manca

La tappa regina del Tour of the Alps 2021.

Percorso

Con 4.577 metri di dislivello, spalmati in circa 169 chilometri da percorrere, la quarta tappa sarà anche la più dura da punto di vista altimetrico. Tre salite chiave da affrontare: Passo Castrin, la cui vetta sarà anche il punto più alto che i corridori raggiungeranno in questa settimana (1.706 metri), Passo Campo Carlo Magno (1a Categoria) e la salita conclusiva di Boniprati (2a Categoria). Il traguardo finale di Pieve di Bono sarà al termine di una discesa tecnica di 7 km.

Tour of the Alps 2021 4a tappa
Tour of the Alps 2021 – 4a tappa

Non sarà categorizzata ufficialmente, il che è davvero strano, ma la lunga salita verso Passo Castrin è molto dura ed irregolare: spiccano gli ultimi 6 km, che manterranno costantemente delle pendenze in doppia cifra. Se il gruppo dovesse ancora essere compatto ai suoi piedi, è molto probabile che si formerà qui la fuga di giornata.

Tour of the Alps 2021 – Passo Castrin

Una lunga discesa porterà il gruppo in Val di Non, dove una volta superato lo sprint intermedio di Dimaro comincerà la seconda ascesa di giornata, verso Passo Campo Carlo Magno: 14,5 km al 6.3% di media.

Tour of the Alps 2021 - CAMPO CARLO MAGNO
Tour of the Alps 2021 – Passo Campo Carlo Magno

A circa 30 chilometri dalla conclusione, lo strappo di 4 km nei pressi di Sella Giudicarie servirà per riscaldare le gambe, prima del gran finale.

Tour of the Alps 2021 – Breguzzo (Sella Giudicarie)

La salita finale verso Boniprati è ufficialmente di 9,1 km al 6.5%, ma queste percentuali includono gli ultimi 2 chilometri in falso piano. In realtà, la salita è brutale e costante, soprattutto dalla seconda metà in poi: è facile dire che, con grande probabilità, il primo a scollinare sarà anche il primo a tagliare il traguardo al termine della discesa.

Tour of the Alps 2021 – Finale 4a tappa

Favoriti

Simon Yates – Alla luce di quanto visto martedì pomeriggio, l’inglese dev’essere considerato il favorito numero uno per la conquista della tappa di domani. Chiaramente, da un punto di vista tattico sarà interessante capire come sia lui che la BikeExchange sceglieranno di affrontare la corsa, a partire dalla prima salita, dov’è probabile che cominceranno gli attacchi. Essendo questa una tappa molto dura, non saranno tanti i corridori in grado di vincere anche attaccando da lontano, e le possibilità di assistere allo scenario di due giorni fa non sono affatto remote.

INEOS Grenadiers – La squadra inglese è parzialmente “sollevata” dalle due vittorie di tappa conquistate dal buon Gianni Moscon, ma è chiaro che per loro l’obbiettivo fosse quello di portare a casa la corsa. Questa, sulla carta, è la miglior tappa in cui far valere la propria superiorità in salita. Mettere pressione al team australiano fin da subito potrebbe essere una buona idea, mandando all’attacco uno tra Daniel Martinez ed Ivan Sosa già sul Castrin, nella speranza di infastidire tatticamente il leader della generale. Dopotutto, entrambi distano attorno ai 2 minuti da Yates, quindi se riuscissero ad andar via, in un terreno a loro favorevole, potrebbero avere quantomeno buone chances di successo parziale.

Aspetterà in gruppo Pavel Sivakov? Caduto quest’oggi, il russo è stato il secondo corridore più brillante nella tappa alpina in Austria, ma non è riuscito a tenere le ruote dell’indiavolato Yates. Non è facile recuperare 45 secondi, ma la condizione sembra sufficiente perchè possa quantomeno provarci, magari avvantaggiato da una situazione tattica favorevole.

Alexandr Vlasov – Questa è una tappa che dovrebbe adattarsi maggiormente allo scalatore dell’Astana, che tuttavia ha mostrato segnali di debolezza nel finale del Kaunergrat martedì. Certo, non si tratta del corridore più esplosivo del mondo, quindi è probabile che si adatti maggiormente alle lunghe salite di domani. Il suo grande problema è la mancanza di una squadra forte in suo supporto: abbiamo visto oggi un Tejada piuttosto debole, così come Luis Leon Sanchez, quindi è probabile che si troverà presto isolato.

Nairo Quintana – La squadra non è certo mancata al colombiano martedì, ma son mancate le gambe per far la differenza. Dovrebbe trovarsi meglio in una tappa più dura e con un finale più complicato come quello di domani, quindi è uno dei principali indiziati a provare ancora ad attaccare. La distanza di 1:52″ da Yates potrebbe dargli quel pizzico di libertà in più per il successo di tappa.

Hugh Carthy – Continua a carburare il motore diesel dello scalatore inglese, che è un altro corridore molto adatto ad una tappa con così tanta salita. Gli ultimi chilometri di Boniprati sono sulla carta perfetti per chi ha fatto la differenza sull’Angliru non più di 6 mesi fa; si tratta di capire se avrà la libertà per poter andar via. Essendo ad 1:27″ da Yates, è probabile che venga marcato stretto.

Jefferson Alexander Cepeda – Martedì, il 22enne colombiano dell’Androni ha sfoderato una prestazione di assoluto livello, chiudendo la tappa in top5 e portandosi a casa la maglia di miglior giovane, che tutt’ora veste e proverà a difendere fino a Riva del Garda. Sarà curioso rivederlo all’opera in una tappa che, sulla carta, dovrebbe favorire uno scalatore leggero come lui.

Team DSM – Sembra mancare ancora qualcosa a Jai Hindley per essere al top, ma la condizione non è malvagia, considerando che mancano ancora più di due settimane all’inizio del Giro. Attualmente 6° in generale, l’australiano sembra averne di più del compagno Romain Bardet, che comunque non è lontanissimo da Yates (1:52″).

Daniel Martin – L’irlandese è un altro corridore che può ritenersi soddisfatto della sua condizione dopo la tappa di martedì, dove non è ancora sembrato al top, ma è comunque riuscito a chiudere nei primi 3. C’è qualche dubbio sulla sua tenuta in una salita finale così ripida, perchè al secondo passaggio sul Piller Sattel ha sofferto le accelerazioni di Yates e compagnia.

Ruben Guerreiro – Il portoghese è un corridore molto coriaceo; l’ha dimostrato martedì, riuscendo a stare a contatto con il terzo gruppetto inseguitore e chiudendo la tappa in top10. Distando 1:42″ da Yates, potrebbe provare ad avvantaggiarsi entrando subito nella fuga di giornata, sperando di trovarsi in una posizione favorevole prima dell’ultima salita. In quest’ottica, potrebbe mettere nel mirino la vittoria di tappa qualora il margine fosse buono, oppure dare una mano a Carthy.

Pello Bilbao – Vincitore “morale” di oggi, il basco ha scalato sette posizioni in classifica, portandosi virtualmente sul podio. Posizione che non sarà facile difendere domani, viste le tante salite, ma ha il carattere per fare una buona prestazione.

Jolly FantaBarCiclismo: Nick Schultz – Continua la grande stagione del classe ’94 della BikeExchange, oscurato martedì dall’impresa di Simon Yates, ma autore di un’ottima tappa, conclusa in top10. Normalmente dovrebbe soffrire una frazione come quella di domani, con così tanti metri di dislivello. E’ probabile, altresì, che gli venga chiesto di aiutare Yates il più possibile, ma ha una condizione che può comunque permettergli un buon piazzamento.

Pronostico

E’ possibile battere questo Simon Yates? No.


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