Vuelta a España 2021 – Favoriti 1a tappa
Percorso e favoriti della prima tappa della Vuelta a España 2021.
Percorso e favoriti della prima tappa della Vuelta a España 2021.
di Dino Manca
Si comincia con una breve cronometro.
Percorso
Sarà Burgos la sede di partenza della Vuelta a España 2021, con una cronometro individuale di 7 chilometri che assegnerà la prima maglia rossa. Un percorso non semplicissimo nei pressi della capitale della comunità autonoma di Castiglia e Leon, dato che i corridori dovranno affrontare una salita di un paio di chilometri. Il resto della prova sarà discesa e pianura fino all’arrivo.
Meteo
Sarà un caldo pomeriggio in quel di Burgos, con temperature che toccheranno i 38 gradi ed un vento da ovest/sud-ovest che andrà dai 25 ai 40 km/h. La tendenza sembra andare a sfavore degli ultimi partenti, che dovrebbero trovare un vento leggermente superiore rispetto ai primi a scendere dalla pedana, ma in questo caso il condizionale è d’obbligo.
Poche centinaia di metri dopo la partenza dalla Cattedrale i corridori dovranno affrontare la salita verso il Castello di Burgos. Ci sono informazioni contrastanti sulla durezza di questa salita, che avrà al suo interno anche qualche centinaio di metri in pavè. Nel complesso non sembra essere eccessivamente dura, ma potrebbe bastare per rendere la prova indigesta agli specialisti puri del ritmo.
Il sistema migliore per valutare la salita è dare un’occhiata su StreetView. Il tratto in pavè sembra abbastanza duro, ma non impossibile.
Dopo il cambio di pavimentazione ci sarà un breve tratto in falsopiano, prima che la strada torni a salire verso il Castello.
L’ultima rampa verso la vista panoramica: è qui che i corridori più esplosivi avranno un vantaggio rispetto ai passisti più pesanti.
Da quest’ultima inquadratura è possibile, guardando dall’alto verso il basso, intuire la durezza degli ultimi 2-300 metri di salita. Anche la vista sulla Cattedrale non è malaccio, a dir la verità..
Il rilevamento intermedio sarà poco dopo, al termine di un rettilineo in falsopiano. Qui la strada riprenderà a salire brevemente, prima che cominci la discesa verso la seconda parte della prova.
Tecnicamente, ci saranno un paio di curve a gomito abbastanza delicate nella seconda parte. Nel tratto lungo il Rio Vena sarà finalmente possibile fare un pò di velocità, prima di tornare in zona Cattedrale.
Favoriti
Primoz Roglic – Lo sloveno si è appena imposto nella prova a cronometro Olimpica, dando l’impressione di esser tornato il mattatore che tutti abbiamo imparato a conoscere. Sulla carta, questo tipo di percorsi dovrebbe adattarsi molto bene alle sue caratteristiche. Inutile elencare i suoi successi nelle prove contro il tempo, ma la sua vittoria nella crono d’apertura nei Paesi Baschi potrebbe essere un valido riferimento, sebbene si trattasse di una prova leggermente più lunga. E’ il naturale favorito per la conquista della tappa.
Ion Izagirre – Il campione nazionale spagnolo in carica è molto discontinuo, ma dovrebbe apprezzare il tracciato di domani. Considerando il livello generale dei competitor, potrebbe essere uno dei migliori candidati per un piazzamento sul podio.
Jan Tratnik – Il 31enne di Lubiana ha riconquistato in giugno il titolo nazionale sloveno a cronometro. Molto pericoloso nei brevi chilometraggi, ha chiuso 6° nel prologo del Giro di Romandia, che fu abbastanza complesso altimetricamente. Se in giornata, potrebbe essere in grado di chiudere anche sul podio.
Magnus Cort – Dopo due buone prestazioni nelle prove contro il tempo del Tour (12° e 9°), il danese è entrato ufficialmente nel novero degli specialisti. In teoria, una prova di 7 chilometri dovrebbe adattarsi abbastanza bene alle sue caratteristiche, e non sarebbe una sorpresa se sfornasse una prestazione simile alla 5° tappa dell’Etoile de Bessèges 2020, quando chiuse 2°, alle spalle di Alberto Bettiol, in un percorso di 10 chilometri che terminava con una salita di circa 3 km al 5%.
Josef Cerny – Non è difficile, dopo aver dato un’occhiata al percorso, capire perchè molti specialisti abbiano deciso di snobbare questa Vuelta, che sulla carta avrebbe potuto dar loro due occasioni per mettersi in mostra. Qualcuno, tuttavia, ha scelto di correre il rischio, e questo è il caso del campione nazionale ceco della Deceuninck. Specialista nelle prove brevi, Cerny ha avuto una stagione abbastanza difficile dal punto di vista dei risultati, ma ha dimostrato lo scorso anno di saper performare in questo tipo di percorsi.
Ad esempio fu sesto nella Monreale-Palermo, che conteneva un tratto di salita iniziale che potrebbe essere paragonato a quello di domani. Il dubbio, tuttavia, è che ci sia troppa poca pianura perchè possa effettivamente sfruttare le sue qualità da passista.
Michael Matthews – Bling è sempre un corridore temibile nelle cronometro brevi, anche se i suoi risultati quest’anno non sono stati certo impressionanti. Che abbia speso meno tempo sulla bici da crono?
David De la Cruz – E’ lecito aspettarsi una buona cronometro dal capitano del Team UAE, che ha chiuso 2° nella prova nazionale ad 1 solo secondo da Ion Izagirre e sembra arrivare a questo appuntamento con una buona forma.
Max Schachmann – Il tedesco della Bora non ha avuto il rendimento degli anni passati nelle cronometro di questa stagione, ma resta un corridore molto adatto a questo tipo di percorsi. Una top10 dovrebbe essere un risultato raggiungibile.
Alex Aranburu – Perchè no? Il classe ’95 dell’Astana non è certo uno specialista delle prove contro il tempo, ma ha mostrato sensibili miglioramenti in questa stagione. Ad esempio, chiuse 9° nella difficile cronometro d’apertura di Bilbao, mentre una caduta gli rovinò un gran tempo al Delfinato.
Adam Yates – Lo scalatore britannico ha ottenuto due risultati interessanti nelle cronometro disputate in Spagna quest’anno: 7° in Catalogna e 6° nei Paesi Baschi. Dovendo essere una prova più per corridori esplosivi che per specialisti puri del ritmo, non sarebbe affatto una sorpresa ritrovarlo nella top10 di tappa.
Lawson Craddock – L’americano è un buon cronoman, ma la sua prova Olimpica ha lasciato parecchio a desiderare. Ciò detto, tenendo a mente che il tipo di sforzo nelle prove lunghe è completamente diverso, ha un buon record quando si tratta di cronometro brevi: lo scorso anno fu 8° nella Monreale-Palermo al Giro, 6° nel prologo in Svizzera, 2° nel prologo al Giro dello Utah ed 11° nel durissimo prologo di Zumarraga, nei Paesi Baschi.
Jolly FantaBarCiclismo: Tom Pidcock – Bisogna sempre dare fiducia ai fenomeni del ciclocross in percorsi esplosivi come quello di domani, anche se in questo caso si tratta di un corridore che ha disputato pochissime prove a cronometro negli ultimi due anni. Prima di entrare nei pro, non bisogna scordarsi che vinse a Bergen nel 2017 il mondiale juniores a cronometro. Successivamente, ha ottenuto un discreto 6° posto in una cronometro in Belgio nel 2019, e soprattutto un 4° posto agli europei under 23 dello scorso anno, dietro a Tobias Leknessund, Stefan Bissegger ed Ilan Van Wilder. Vista la mancanza di tanti specialisti, potrebbe anche scapparci la sorpresa..
Pronostico
E’ oggettivamente difficile pensare che qualcuno possa battere Primoz Roglic domani.
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