Vuelta a España 2021 – Favoriti 20a tappa

Percorso e favoriti della ventesima tappa della Vuelta a España 2021.

di Dino Manca

L’ultima battaglia prima della cronometro finale.

Percorso

La ventesima tappa della Vuelta a España 2021 sarà anche l’ultima frazione in linea della corsa iberica, che terminerà dopodomani con la cronometro individuale di Santiago de Compostela. Prima però, i corridori dovranno superare una lunga giornata in Galizia, con ben 203 chilometri e 4200 metri di dislivello, di cui 3200 spalmati negli ultimi 90 km di gara, che non daranno respiro. Decisamente non una frazione da sottovalutare, che potrebbe riservare sorprese sul fronte classifica generale.

Meteo

Previsto un pomeriggio non caldissimo e parzialmente nuvoloso, ma dovrebbe essere sventato il pericolo pioggia. Il vento sarà ancora debole e non avrà impatto sulla corsa.

Vuelta a España 2021 - 20a tappa
Vuelta a España 2021 – 20a tappa

L’Alto de Vilachan sarà la prima delle cinque salite che caratterizzeranno il finale, molto simili tra loro: non incredibilmente ripide nel complesso, ma molto irregolari e di difficile interpretazione.

Vuelta a España 2021 – Alto da Vilachan

Dopo una decina di chilometri di discesa i corridori saliranno sull’Alto de Mabia, altra salita non lunghissima (5.9 km), ma piuttosto irregolare, con un primo chilometro in doppia cifra.

Vuelta a España 2021 – Alto de Mabia

La discesa che porterà verso il prossimo GPM merita particolare attenzione. Dopo lo scollinamento a Mabia, i corridori affronteranno tre tornanti delicati molto vicini tra loro. Per fortuna, la strada sembra in ottime condizioni.

Vuelta a España 2021 – Discesa Alto de Mabia

In giornate come questa ogni dettaglio è importante. Chi ha seguito il Giro dei Paesi Baschi sa quanto sia importante affrontare queste discese nelle primissime posizioni del gruppo. Chiedere a Pogacar il perchè..

Vuelta a España 2021 – Discesa Alto de Mabia (2)

L’Alto de Mougas sarà la prossima salita: stavolta si tratta di uno sforzo leggermente diverso, circa 10 km al 6%.

Vuelta a España 2021 – Alto de Mougas

Dopo essersi diretti allo sprint intermedio di Baiona, sulla costa nord-occidentale, i corridori attaccheranno la penultima salita di giornata: ancora una volta, ci troviamo di fronte ad un’ascesa irregolare, con un chilometro intermedio in doppia cifra. Scollinamento a 26 km dal traguardo.

Vuelta a España 2021 – Alto de Prado

Una discesa piuttosto rapida, intervallata da un’altra piccola rampa di 1.8 km al 5.9%, porterà il gruppo ai piedi della salita finale. In questo caso, la differenza andrà fatta dal 3° al 4° chilometro, quando si affronterà un settore al 10.6%, prima che la strada torni a spianare considerevolmente nei restanti 5700 metri. Il chilometro finale sarà al 5%.

Vuelta a España 2021 – Alto Castro de Herville

Favoriti

Primoz Roglic – La maglia rossa dovrà correre in modo intelligente per meritarsi una cronometro “tranquilla” dopodomani. Sulla carta, questa tappa si può considerare una sorta di semi-classica, terreno in cui storicamente basta poco per farsi sorprendere. Sarà essenziale per la Jumbo-Visma tenersi sempre in testa al gruppo, pronti a reagire agli inevitabili attacchi; per il resto, come al solito, saranno le gambe a parlare. In primavera fu perfetto nella tappa regina dei Paesi Baschi, che altimetricamente somiglia molto alla tappa di domani.

Miguel Angel Lopez – L’arrivo di domani non sarà al termine di una lunga salita, ma ciò non significa che il colombiano non possa ripetere il numero di ieri. Ovviamente, per la decimata Movistar sarà difficile poter controllare la tappa, ma se dovessero esserci altre formazioni a collaborare, potrebbe manifestarsi l’occasione per provare un ultimo assalto. In effetti, per tutti i corridori poco abili a cronometro, la tappa di domani sarà l’ultima possibilità per guadagnare qualche secondo. La domanda è: se dovesse attaccare da lontano, cosa farà Roglic?

Enric Mas – Lo spagnolo sembra uno dei meno intenzionati a prendersi grandi rischi, forse consapevole della supremazia del rivale sloveno. Tuttavia, un arrivo come quello di domani dovrebbe essere buono per il maiorchino della Movistar, che ha dimostrato sulla rampa di Valdepenas di non essere poi così distante da Roglic dal punto di vista dell’esplosività.

INEOS Grenadiers – Il duo composto da Egan Bernal ed Adam Yates si trova al 5° e 6° posto, con rispettivamente 4:43″ e 5:44″ di ritardo dal leader della classifica. C’è poco da perdere in questa situazione sia per il colombiano che per il britannico, che saranno probabilmente tra i più attivi nel finale di domani. L’obbiettivo minimo dovrebbe essere avvicinarsi al podio, ma non sarà facile a questo punto della corsa.

Dal punto di vista fisico, Bernal sembra essere riuscito a raggiungere un buon livello in questo finale di corsa, e non va sottovalutata la sua esperienza maturata nelle corse di un giorno, dove ha sempre raggiunto ottimi risultati. Anche per lui vale lo stesso discorso fatto con Lopez: quanto spazio gli verrà concesso da Roglic? Se dovesse provare a partire ancora da lontano, ci sarà da divertirsi!

Infine, l’opzione da giocare in fuga potrebbe essere Tom Pidcock, che oggi ha perso un’occasione, ma in una tappa del genere dovrebbe avere ottime possibilità. Il campione olimpico di mountain bike ha avuto una parabola ascendente, cominciando l’ultima settimana con l’incoraggiante 4° posto a Pico Villuercas. Sulla carta, le salite di domani non dovrebbero essere impossibili per un corridore capace di vincere la Freccia del Brabante, fare 5° alla Strade Bianche, 2° all’Amstel Gold Race e 6° alla Freccia Vallone, che potrebbe usare questa tappa anche per testarsi in ottica mondiale. Resta da capire se sia riuscito a raggiungere la condizione necessaria per giocarsi una vittoria.

Team DSM – Giornata fondamentale per quanto riguarda la classifica della montagna, che al momento vede Michael Storer al comando con 59 punti, davanti al compagno Romain Bardet (54). Sarà importante che entrambi centrino la fuga di giornata, perchè con un Roglic a soli 11 punti di distanza la maglia “de lunares” è tutt’altro che in cassaforte. Quanto alle possibilità di vittoria di tappa, la freschezza è molto importante in questo momento della corsa, e l’australiano ha dimostrato ieri di averne ancora in abbondanza.

David De la Cruz – La sfortunata uscita di scena di Louis Meintjes si traduce nell’ingresso in top10 per il capitano del Team UAE, apparso molto brillante nelle ultime tappe di montagna. Qualora dovesse esserci troppo controllo tra i “primi della classe”, potrebbe essere uno dei corridori più adatti all’imboscata. Non bisogna dimenticare che si tratta di un corridore in grado di far bene in questo tipo di terreni: nel 2017 vinse in solitaria una tappa molto simile con arrivo a San Sebastian.

Jack Haig – All’australiano è mancato qualcosa nei due arrivi in salita, dove ha comunque chiuso con due dignitose top5. Sebbene sembri uno dei più segnati dalla stanchezza a questo punto della corsa, non bisogna dimenticarsi che due anni fa disputò un ottimo Lombardia, dimostrando di essere un corridore molto completo. Sarà molto difficile recuperare terreno a Lopez, ma sulla carta il percorso di domani dovrebbe favorirlo maggiormente rispetto ad una salita secca come ieri.

Gino Mader – Lo svizzero sembra totalmente focalizzato sul supporto del compagno australiano, ma nel frattempo è molto vicina la sua prima top10 in un grande giro. Un risultato molto importante sul piano della crescita, a cui potrebbe aggiungersi una vittoria di tappa a sorpresa, se dovessero crearsi le giuste circostanze. Come detto per De la Cruz, non si può escludere che in un finale molto tattico possano aprirsi le porte per i corridori distanti dalle prime 5-6 posizioni.

Ion Izagirre – Il basco non correrà in casa, ma quasi. Conosce alla perfezione questo tipo di strade e avrà la motivazione extra di portare a casa un risultato che serve disperatamente alla sua Astana, ormai senza più ambizioni di classifica generale. Per farlo, ovviamente, servirà unirsi alla fuga di giornata, e sperare che dal gruppo stiano tranquilli..

In caso di fuga, sarà interessante seguire anche corridori come Wout Poels e Damiano Caruso, Gianluca Brambilla, Geoffrey Bouchard, Remy Rochas, Rafal Majka, Mauri Vansevenant, Jay Vine, Jesus Herrada e Clement Champoussin.

Jolly FantaBarCiclismo: Juan Pedro Lopez – Il classe ’97 della Trek-Segafredo ha chiuso in crescendo questa Vuelta, risalendo fino alla 14° posizione in classifica generale. Trattandosi di un corridore molto acerbo bisognerà esser cauti, però i segnali che sono arrivati nelle ultime tappe sono positivi e non va escluso che possa rivelarsi tra i migliori in una giornata con così tanti metri di dislivello.

Pronostico

Un finale con tanti metri di dislivello, che ricorda grandi classiche come Liegi e Lombardia. Nonostante la salita finale non sia impossibile nel complesso, somiglia ad una giornata che, se affrontata come si deve, potrebbe fare più danni di una “normale” tappa di montagna. Se i fuochi d’artificio dovessero partire nei primi GPM, la velocità sarà molto alta e le possibilità di un’eventuale fuga scenderanno considerevolmente.

D’altra parte, non è scontato che succeda, soprattutto se in casa INEOS non dovessero esserci le intenzioni di tirare in testa al gruppo nella prima parte di gara. In fondo, Movistar ha già ottenuto la vittoria che cercava, e con due uomini sul podio ha solo da perdere nel sacrificare Erviti, Oliveira e Rojas nei primi 100 chilometri. In più, l’arrivo non è chiaramente fatto su misura per un corridore come Lopez, anche se Mas potrebbe avere qualche ambizione in più.

Questo significa che INEOS e Bahrain decideranno verosimilmente se avremo “due corse in una” o meno. Propendo per il primo scenario, con Tom Pidcock che darà ai britannici una vittoria di tappa di consolazione.


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