Vuelta a España 2017 – 12° tappa: Percorso e favoriti
Presentazione della dodicesima tappa della Vuelta a España 2017, con analisi del percorso e favoriti di giornata.
Presentazione della dodicesima tappa della Vuelta a España 2017, con analisi del percorso e favoriti di giornata.
di Dino Manca
Un’altra giornata lungo la costa mediterranea attende i corridori, in quella che è una frazione tipicamente adatta agli attaccanti da lontano.
I 161.4 chilometri da affrontare, tutti in Andalusia, cominceranno in quel di Motril, suggestivo borgo marittimo dal quale è possibile ammirare le vette della Sierra Nevada, nonchè capitale della Costa Tropical.
Dopo un’ottantina di chilometri pianeggianti la strada comincerà a salire verso il Puerto del Leòn (1° Cat.), caratterizzato da 17.4 chilometri piuttosto irregolari, con tratti che variano dal 6/7% al 2/3%, per una pendenza complessiva del 4.9%.
Una breve discesa porterà ai piedi dell’altra salita di giornata, il Puerto del Torcal (2° Cat.), senz’altro più impegnativo a livello di pendenza media (7.6 km al 7%), con tratti anche in doppia cifra.
Raggiunti i 950 metri d’altezza, una discesa di circa 20 chilometri accompagnerà all’arrivo di Antequera.
Ricordando che il termine massimo per schierare le squadre nel nostro Fanta Bar Vuelta è fissato per le 12:00 di domani, vi presentiamo i favoriti.
Favoriti
Il faticoso lavoro dell’Orica-Scott nella tappa odierna ha regalato al colombiano “Superman” Lopez la sua prima vittoria in un grande Giro. Poco è cambiato invece per quanto concerne il primato in classifica, dove Chris Froome ha consolidato il vantaggio sui suoi avversari grazie all’abbuono conquistato con il secondo posto parziale.
Viste le caratteristiche della tappa in programma domani, è difficile non ripetere che sulla carta le maggiori possibilità dovrebbe averle la fuga.
In questo caso, un corridore apparso in netta ripresa, visto anche il successo conquistato a Xorret de Catì, è Julian Alaphilippe (QuickStep-Floors). Il francese ha tentato a lungo di entrare nella fuga odierna, e visto il terreno favorevole dovrebbe trovare maggiori motivazioni a farlo anche domani. Le salite non troppo lunghe e non troppo dure sono perfette per lui e l’arrivo in pianura potrebbe favorire il suo buono spunto in velocità.
Discorso analogo per Rui Costa (Team UAE). Anche il portoghese ha tentato di entrare nella fuga di oggi, dimostrando tutto sommato di non avere una cattiva condizione. Dovesse riuscire a centrare l’attacco da lontano, entrerebbe di diritto nel lotto dei grandi favoriti per la conquista della tappa.
Un corridore che ha perso molto terreno è Daniel Moreno (Movistar). Penalizzato da una caduta ad inizio corsa, lo storico gregario di Alejandro Valverde non ha potuto giocarsi le sue carte al meglio. Questo non significa che non ci siano comunque le possibilità di riscattare una partenza difficile, soprattutto in un arrivo dove conquistò la vittoria nel 2013. La sua tenuta in salite del genere è piuttosto buona, e sono pochi i corridori che possono contrastarlo in caso di sprint ristretto. Nel team spagnolo, in alternativa, c’è la possibilità di rivedere all’attacco Josè Rojas, apparso piuttosto brillante anche in percorsi non esattamente congeniali alle sue caratteristiche.
Pimpante nella tappa di ieri, Jaime Roson (Caja-Rural Seguros) è sembrato piuttosto stizzito per non esser riuscito a conquistare il successo, ma vista la sua ottima condizione non è detto che non possa riprovarci domani. Lo spagnolo, per la verità, non è velocissimo, ma gli interessanti piazzamenti, come il quarto posto in una tappa simile alla Settimana Coppi e Bartali di quest’anno, sono piuttosto incoraggianti anche in caso di arrivo allo sprint.
Ormai degli habituè degli attacchi da lontano, Thomas De Gendt (Lotto-Soudal), Luis Leon Sanchez (Astana), Serge Pauwels (Dimension Data) e magari Jan Polanc (Team UAE) dovrebbero buttarsi nella mischia sperando in una giornata di grazia, e chissà che anche il nostro Matteo Trentin (QuickStep-Floors), vista la condizione, non voglia testare nuovamente la sua resistenza in percorsi più duri del solito.