Vuelta a España 2017 – 14° tappa: Percorso e favoriti
Presentazione della quattordicesima tappa della Vuelta a España 2017, con analisi del percorso e favoriti di giornata.
Presentazione della quattordicesima tappa della Vuelta a España 2017, con analisi del percorso e favoriti di giornata.
di Dino Manca

Si chiuderà col botto la parentesi in Andalusia di questa Vuelta.
Secondo tappone con finale in alta quota, che prenderà il via da Ecija, comune di 40.000 abitanti, spostandosi man mano verso est, in una strada che salirà costantemente e senza tregua.
Il primo GPM categorizzato sarà il Puerto el Mojòn (3° Cat), al chilometro 85.5, seguito dallo sprint intermedio di Alcala la Real e dal GPM di 2° Categoria dell’Alto Vadepeñas de Jaén, dopo il quale mancheranno 22 chilometri.
Una volta scollinati toccherà ad una breve discesa di 7 km accompagnare i corridori ai piedi dell’ascesa madre di giornata: la Sierra de la Pandera (Cat. Especial). La salita, che porterà il gruppo a quota 1.830 metri, presenta 12 chilometri di ascesa al 7.8% di pendenza media, con una parte finale particolarmente impegnativa (ai -4 si andrà oltre la doppia cifra!) ed una rampa conclusiva di 500 metri al 8%.
Ricordando che il termine massimo per schierare le squadre nel nostro Fanta Bar Vuelta è fissato per le 12:00 di domani, vi presentiamo i favoriti.
Favoriti
Dopo il flop dell’Orica nell’undicesima tappa è difficile pensare che qualche altra squadra sia in grado di tener chiusa la corsa in un terreno così impegnativo, ed anche se Bahrain e Trek potrebbero essere interessate a tenere alto il ritmo per mettere in difficoltà Froome in occasione dell’ultima ascesa, considerando anche l’altro arrivo in alta quota di domenica, la situazione dovrebbe essere a vantaggio dell’ennesima fuga.
In questo caso, il favorito numero uno dovrebbe essere Romain Bardet (Ag2r La Mondiale). E’ stato bello vedere lo scalatore francese all’attacco mercoledì, se non altro perchè sarebbe stato strano, dopo un Tour corso alla grande, che un corridore delle sue qualità avesse perso tutta la condizione in poche settimane. Nonostante gli sforzi fatti nella fuga di giornata, è riuscito a portare a casa un più che dignitoso 5° posto di tappa. Per questo, se domani dovesse ricevere più “spazio” dal gruppo maglia rossa avrà pochi rivali in una salita del genere.
Pochi, sulla carta, i corridori in grado di potersela giocare con Bardet, ma Rafal Majka (Bora-Hansgrohe) è uno di questi. Dopo le scintille dell’ottava tappa, il polacco è andato un po’ nel dimenticatoio, ma sarebbe sorprendente se non provasse ad attaccare in una frazione così congeniale alle sue caratteristiche. In più, l’arrivo di categoria “Especial” potrebbe interessargli particolarmente per la classifica di miglior scalatore, nel quale attualmente occupa l’undicesima posizione con 10 punti.
Stesso discorso per Darwin Atapuma (Team UAE), il quale è sembrato piuttosto interessato a raccimolare punti preziosi nelle tappe scorse e potrebbe sfruttare un terreno del genere per sferrare l’attacco decisivo al leader Villella, il quale potrebbe faticare più del previsto per difendersi. Ovviamente, una cosa non escluderebbe le possibilità anche di ben figurare a livello parziale, dato che il colombiano è uno dei migliori scalatori puri presenti in corsa.
Possibile vedere all’attacco anche Igor Anton (Dimension Data). Il basco proverà a riscattare una Vuelta fin’ora da dimenticare per il team sudafricano, che ha perso già 6 corridori e cercherà di ottenere un successo di tappa mandando i “sopravvissuti” in avanscoperta. Considerando che il suo distacco da Froome è di 12:31, non dovrebbero esserci problemi a lasciarlo andare.
Altri nomi in grado di ben figurare, qualora riuscissero ad inserirsi nell’attacco di giornata, sono Stef Clement (Lotto-NL Jumbo), quinto nella tappa di ieri, Simon Yates o Jack Haig (Orica-Scott), Aldemar Reyes (Manzana Postobon), Bart De Clercq (Lotto-Soudal), il talentuosissimo Richard Carapaz (Movistar), Daniel Navarro (Cofidis) e Jaime Roson (Caja-Rural Seguros).
In caso sia il gruppo dei “favoriti” a giocarsi la vittoria di tappa, i due principali indiziati dovrebbero essere sempre Chris Froome (Sky) ed Alberto Contador (Trek-Segafredo), senza scordarsi di un Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) che osserva, sornione, a soli 59 secondi dalla vetta della classifica, in una seconda posizione che tatticamente è perfetta per un corridore di rara astuzia come lo “Squalo dello stretto”.