Vuelta a España 2017 – 18° tappa: Percorso e favoriti

Presentazione della diciottesima tappa della Vuelta a España 2017, con analisi del percorso e favoriti di giornata.

di Dino Manca

Vuelta a España 2017 – 18° tappa: Percorso e favoriti

La quiete dopo la tempesta.

Il grande spettacolo della tappa appena conclusa rimanda i titoli di coda all’Angliru, dove tutto sarà ancora in gioco.

Domani il menù prevede 169 chilometri, la metà dei quali da percorrere in un terreno tutto sommato agevole.

Tre i GPM previsti, da affrontare in successione dal chilometro 104.7, quando partirà la Collada de Carmona (3° Cat.), seguita da la Collada de Ozalba (3° Cat.) e da la Collada de la Hoz (2° Cat.), la più lunga di giornata, che misura 6.7 chilometri al 5.8% di pendenza media. Una volta superata questa salita, mancheranno 30 chilometri al traguardo.

Una discesa di 17 chilometri anticiperà il falsopiano precedente alla rampa finale di Santo Toribio de Liébana, mai affrontata nella storia della Vuelta, quando saremo entrati in Cantabria.

Si tratta di 2200 metri al 9.3% di media, con tratti anche al 12%. Non male come traguardo di una frazione “tranquilla”!

Ricordando che il termine massimo per schierare le squadre nel nostro Fanta Bar Vuelta è fissato per le 12:00 di domani, vi presentiamo i favoriti.

Favoriti

Ci attende un altro arrivo esplosivo, che viste le pendenze dovrebbe tagliare le gambe ai velocisti puri e favorire corridori più resistenti a questo tipo di ascese, che seppur brevi, alla terza settimana inoltrata di corsa, tendono a far male.

Sulla carta, il corridore più adatto ad un arrivo del genere sia in caso di fuga che non, è Julian Alaphilippe (QuickStep-Floors). Dopo un’intera giornata passata all’attacco, è facile prevedere che il francese sarà affaticato, ma avrà una notte intera per recuperare le energie e pensare ad un arrivo senz’altro più congeniale alle sue caratteristiche. Difficile, ma non totalmente da escludere, che il compagno Matteo Trentin possa tenere e giocarsi le sue carte vista l’ottima condizione.

In caso di arrivo con “gruppo compatto”, altri due nomi esplosivi sono Michael Woods (Cannondale) e Daniel Moreno (Movistar). Il canadese, attualmente 7° in classifica, sta disputando una grandissima Vuelta e meriterebbe un successo parziale. Una rampa del genere è perfetta sia per le sue caratteristiche che per quelle dell’altro corridore visto all’attacco quest’oggi, poi giunto 8° al traguardo. Il suo recupero dopo un inizio difficile sembra ormai ultimato, e sarà motivatissimo per regalarsi la quarta vittoria nella corsa a tappe spagnola.

Solitamente Esteban Chaves (Orica-Scott) è un altro corridore da considerare in arrivi del genere. Tuttavia, dopo due buonissime settimane la sua condizione sembra in discesa ed è difficile che possa bastare qualche ora per riprendersi. Per il team australiano, quindi, potrebbe provarci Adam Yates, esplosivo il giusto e veloce quanto basta nel “breve” per potersi aggiudicare il successo parziale.

Se liberi dai soliti (e limitanti) compiti di gregariato, due che potrebbero ben figurare sono Gianni Moscon (Sky) e Pello Bilbao (Astana). L’italiano ha già dimostrato quanto può essere pericoloso in una rampa conclusiva, e l’aumento di pendenza dovrebbe renderlo ancora più adatto. Per quanto riguarda lo spagnolo, oltre a godere di una buonissima condizione è anche piuttosto veloce in caso di sprint “atipico”.

Anche Wilco Kelderman (Sunweb) è un nome non da sottovalutare in un arrivo del genere. Nonostante le sue doti di “regolarista”, l’olandese ha un più che discreto scatto nel breve e potrebbe approfittarne qualora l’andatura generale dovesse essere più impegnativa del previsto.

In fine, non si può certo esimersi dal ricordare quanto, in caso di fuga, abbiano buone probabilità nomi del calibro di Thomas De Gendt (Lotto-Soudal), Pawel Poljanski (Bora-Hansgrohe), Jan Polanc (Team UAE), Josè Rojas (Movistar), Stef Clement (Lotto-NL Jumbo), Simon Clarke (Cannondale) e Michel Kreder (Aqua Blue Sports), tra i più attivi quando si è trattato di cercare il successo da lontano nelle frazioni passate.

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