Vuelta a España 2017 – 19° tappa: Percorso e favoriti

Presentazione della diciannovesima tappa della Vuelta a España 2017, con analisi del percorso e favoriti di giornata.

di Dino Manca

Vuelta a España 2017 – 19° tappa: Percorso e favoriti

Ancora due tappe prima di Madrid.

Frazione mista, non lunghissima (149.7 km), che partirà dalla vasta zona faunistica del Parque Natural de Redes, attraversando le Asturie per poi arrivare sulla costa nord-occidentale, sul Golfo di Biscaglia.

Quattro i GPM da affrontare in giornata: subito il 1° Categoria di Alto de la Colladona, seguito da Alto de St. Emiliano (3° Cat.), Alto de la Falla de los Lobos (3° Cat.) e l’ascesa conclusiva di San Martin de Huerces (3° Cat.), dal quale si scollinerà a poco più di 15 chilometri dal traguardo. Quest’ultimo prevede un inizio in falsopiano, seguito da 3 chilometri al 10% di media.

A questo punto, solo una discesa in picchiata separerà i corridori dall’arrivo pianeggiante di Gijón.

Ricordando che il termine massimo per schierare le squadre nel nostro Fanta Bar Vuelta è fissato per le 12:00 di domani, vi presentiamo i favoriti.

Favoriti

Pur non essendo un finale altimetricamente impegnativo, i tanti GPM presenti non favoriscono un controllo della corsa da parte delle squadre degli sprinter, e con l’Angliru alle porte è facile da prevedere che vedremo uno scenario simile a quello visto quest’oggi. In più, è per nulla scontato che arrivando in gruppo possano esserci ritmi talmente bassi da favorire una volata a ranghi compatti.

Che tipo di corridori favorirà quest’altimetria? Da questa Vuelta è arrivato un chiaro segnale di appiattimento del livello e dei valori in campo, tolti forse i velocisti e gli scalatori, che rende assolutamente improbabile poter fare previsioni oggettive.

Spazio, dunque, all’ennesima lotteria che vedrà protagonisti tutti i corridori con un distacco superiore ai 15 minuti da Froome. Il “piccolo” problema è che sono 146!

Con la doppia vittoria di Marczynski e quella di Sander Armée, la Lotto-Soudal si è dimostrata tra le compagini migliori per questo tipo di tappe. Ecco perchè anche domani potremmo vederli guidare la corsa, magari con Thomas De Gendt. E’ chiaro che, dopo un Tour corso sempre all’attacco, la sua condizione non sia al 100%, ma arrivati a questo punto della stagione è difficile trovare qualcuno che lo sia! Le quattro ascese di giornata non dovrebbero creare grossi problemi, e sulla carta ha la possibilità di vincere sia “anticipando” che in caso di sprint ristretto.

I prossimi due corridori sono Luis Leon Sanchez (Astana) e Luis Angel Mate (Cofidis). Tra i più attivi quest’oggi, i due spagnoli hanno più volte tentato di evadere dal gruppo, dimostrando una buona condizione. Peccato che la testa della corsa distasse ormai oltre 10 minuti! Il GPM piuttosto vicino alla partenza dovrebbe favorirli entrambi, e sarebbe sorprendente se non provassero ad attaccare.

Ormai uscito di classifica, Nicolas Roche (BMC) è uno di quei corridori che hanno dovuto rivedere i propri piani in corsa. L’irlandese ha apertamente dichiarato di cercare il successo di tappa, e sulla carta questa è la miglior occasione per poterci riuscire. Oltre ad esser dotato di un buon passo in salita, l’ex Team Sky gode di un buono sprint e non disdegnerebbe un arrivo a ranghi ristretti in quel di Gijon.

Le battaglie per la maglia a pois e quella verde potrebbero invogliare nuovamente nomi come Davide Villella (Cannondale), Matteo Trentin (QuickStep-Floors) e magari Josè Joaquin Rojas (Movistar) a cercare l’ennesimo tentativo da lontano, ma quante energie gli resterebbero, nel caso, per il successo parziale?

Come detto, si rischia davvero di dover fare una lista infinita, partendo da nomi già visti all’attacco nei giorni scorsi come Pawel Poljanski (Bora-Hansgrohe), Matej Mohoric o Rui Costa (Team UAE), Giovanni Visconti (Bahrain-Merida), Floris De Tier (Lotto-NL Jumbo), Enric Mas (QuickStep-Floors), qualunque altro uomo del team Movistar, Jack Haig ed i gemelli Adam e Simon Yates (Orica-Scott) e Jaime Roson (Caja-Rural Seguros).

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