Vuelta a España 2017 – 5° tappa: Percorso e favoriti
Presentazione della quinta tappa della Vuelta a España 2017, con analisi del percorso e favoriti di giornata.
Presentazione della quinta tappa della Vuelta a España 2017, con analisi del percorso e favoriti di giornata.
di Dino Manca
Continua la prima settimana nel caldo torrido spagnolo.
Dopo l’arrivo in catalogna la Vuelta continuerà l’attraversamento del versante est della costa, in questo caso facendo visita alla Comunità autonoma Valenciana.
I 175.7 chilometri di corsa presenteranno un terreno piuttosto frastagliato, con ben 4 Gran Premi della Montagna in successione: Alto del Desierto de las Palmas (2° Cat.), Alto de Cabanes (3° Cat.), Col de la Bandereta (2° Cat.) ed Alto de la Serratella (2° Cat.). Quest’ultimo, superato il quale mancheranno una cinquantina di chilometri all’arrivo, sarà piuttosto regolare, con una salita al 3.8% di media e porterà il gruppo fino a quota 840 metri, la più alta di giornata.
Altrettanto regolare sarà la lunga discesa che precederà lo sprint intermedio di Alchalà de Chivert, posto a 15.5 chilometri dal traguardo di Alcossebre, nei pressi della salita di Ermita Santa Lucia (3° Cat.). Si tratta della tipica rampa spagnola, con una pendenza media del 9.8% (picchi al 15%) concentrata in 3400 metri.
Ricordando che il termine massimo per schierare le squadre nel nostro Fanta Bar Vuelta è fissato per le 12:00 di domani, vi presentiamo i favoriti.
Favoriti
Dopo l’incertezza legata alle prime frazioni, la situazione di corsa sembra ormai delineata, con il Team Sky che ha scelto di prendere subito la maglia rossa e quindi ha il controllo della corsa.
Considerando che ci sono già distacchi importanti in classifica, l’ipotesi più logica è che i britannici scelgano di lasciar andare una fuga di corridori fuori classifica, prendendo alla “leggera” una frazione del genere in attesa di quelle più impegnative.
Il primo nome da considerare in uno scenario simile è Omar Fraile (Dimension Data).
Lo spagnolo, vincitore di una tappa all’ultimo Giro, è stato a lungo nelle zone alte del gruppo prima che partisse la fuga nella 3° tappa, e non è escluso che abbia scelto volontariamente di conservare preziose energie per una frazione come questa, senz’altro più adatta alle sue caratteristiche. In più, è possibile che scelga di “iscriversi” alla lotta per la maglia a pois, dopo averla conquistata consecutivamente nelle ultime due edizioni.
Se dovesse trovarsi tra gli attaccanti di giornata, è molto probabile che abbia la velocità giusta per avere la meglio in un arrivo del genere.
Nella tappa di ieri, Julian Alaphilippe (QuickStep-Floors) è stato tra i primi a mollare durante il forcing del Team Sky, dando l’impressione di non essere al top della condizione. Distando ormai 15:41″ dalla maglia rossa, il francese potrebbe avere subito l’occasione di rifarsi, in quella che è una tappa sulla carta perfetta per le sue qualità.
I suoi recenti piazzamenti alla Vuelta a Burgos (due 3° posti), in effetti, dimostrano che la sua forma non sia così scarsa.
E’ possibile che la Sky decida di mettere un proprio uomo nella fuga di giornata. In questo caso, la carta migliore da giocare è Gianni Moscon. Protagonista a Burgos con importanti piazzamenti, il 23enne italiano ha dimostrato grandi segnali di crescita in questa stagione e la sua prima vittoria in un grande giro potrebbe non essere così lontana.
Visto all’attacco anche nella prestigiosa Clasica di San Sebastian, il campione nazionale a cronometro è dotato di un’ottima resistenza in questo tipo di tracciati e ha la velocità per vincere nella rampa conclusiva.
L’unico problema potrebbe essere il suo svantaggio di 5:18″, tutto sommato esiguo, che comunque non dovrebbe spaventare Froome per ovvi motivi.
Un altro profilo adatto ad una tappa simile è José Goncalves (Katusha). Il portoghese è abitualmente un corridore capace di dare il suo meglio in brevi ascese con pendenze sostenute, anche se in questa stagione, tolta la vittoria in un arrivo simile alla Ster ZLM, non ha ottenuto grandi risultati.
La stessa tattica del Team Sky potrebbero adottarla anche Astana e Bahrain Merida. Per la squadra kazaka l’opzione più adatta dovrebbe essere Pello Bilbao, mentre per la squadra di Vincenzo Nibali potrebbe avere carta bianca Giovanni Visconti, che ha sfiorato la vittoria in una tappa simile al Giro 2017, con arrivo a Peschici.
Possibile, perchè no, che vogliano riprovarci anche Alex Geniez (Ag2r La Mondiale), Thomas De Gendt (Lotto-Soudal) e soprattutto Davide Villella (Cannondale), chiamato a difendere il suo primato nella speciale classifica di miglior scalatore. Tra questi, il francese dovrebbe avere le caratteristiche migliori per l’arrivo di domani.
Un nome a sorpresa: Odd Christian Eiking (FDJ), norvegese 22enne dalle spiccate doti di “scattista”, che i suoi connazionali considerano il successore di Edvald Boasson Hagen. Di recente ha ottenuto un bel 3° posto nella rampa di Houffalize, al Giro di Vallonia, oltre al 6° posto nel simile arrivo della terza tappa in Polonia, ottenuto appena tre settimane fa.
In caso fosse il gruppo maglia rossa a giocarsi la vittoria parziale, nonostante non sembri la soluzione più quotata, i favoriti del pronostico andranno a “scattisti” come Rui Costa (Team UAE), Michael Woods (Cannondale), Esteban Chaves (Orica-Scott) e Daniel Moreno (Movistar).