Vuelta a España 2017 – 9° tappa: Percorso e favoriti

Presentazione della nona tappa della Vuelta a España 2017, con analisi del percorso e favoriti di giornata.

di Dino Manca

Vuelta a España 2017 – 9° tappa: Percorso e favoriti

Un altro finale esplosivo attende i corridori nella tappa domenicale, prima del consueto giorno di riposo.

Si torna a costeggiare il mare, in un percorso che prevede 174 chilometri piuttosto “tranquilli” rispetto al solito, se non per l’ascesa di 2° Categoria di Alto de Puig Llorença, nella splendida zona residenziale di Cumbre del Sol, in Costa Blanca, che precederà lo sprint intermedio di Xabia, quando saremo già entrati nella parte finale della corsa.

Il momento decisivo arriverà a 4 chilometri dal traguardo, quando questa salita si ripeterà, ma sarà più lunga: la media ufficiale è del 9,1%, con picchi del 21% ed un tratto finale vicino alla doppia cifra.

Ecco, nel dettaglio, la salita finale:

Ricordando che il termine massimo per schierare le squadre nel nostro Fanta Bar Vuelta è fissato per le 12:00 di domani, vi presentiamo i favoriti.

Favoriti

L’ultima volta che si arrivò qui fu nel 2015, quando Tom Dumoulin sorprese tutti e riuscì ad alzare le braccia al cielo sul traguardo di Cumbre del Sol, precedendo Chris Froome e Joaquim Rodriguez.

Dopo una quattro giorni caratterizzata dal totale menefreghismo di buona parte delle squadre sulla carta interessate a far classifica, Sky esclusa in quanto chiaramente intenzionata al solo compito di difendere il primato, è (forse) giunto il momento di tornare a veder protagonisti i cosidetti “big”, sempre che non si voglia regalare alla fuga la quinta tappa consecutiva. Il che, onestamente, avrebbe del clamoroso.

Considerando che i primi 130 chilometri saranno totalmente pianeggianti, è difficile immaginare che una fuga possa prendere un grande distacco, lasciando quindi la possibilità al gruppo maglia rossa di giocarsi il successo parziale.

I valori visti oggi dicono che l’unico in grado di reggere il passo del leader Chris Froome (Sky) è Alberto Contador (Trek-Segafredo). Ormai dimenticata la strana debacle di Andorra, viste le sue condizioni, il “Pistolero” è sempre stato propositivo ed in cerca di mettere in difficoltà il britannico, che per la verità al momento non sembra avere rivali in questa corsa. Questo tipo di arrivo, peraltro, dovrebbe favorire proprio l’attuale maglia rossa, ma l’orgoglio e la voglia dimostrata da Contador nelle ultime ore portano a pensare il contrario.

Quarto in questo arrivo nel 2015, Fabio Aru (Astana) è atteso per una buona prestazione in questo arrivo.
Attualmente sesto in graduatoria generale, il “Cavaliere” non sembra essere al 100% ed anche nella tappa odierna ha subito il cambio di passo della maglia rossa. Ciò detto, se c’è un corridore in gruppo capace di battere Froome in salite secche è proprio il capitano del team kazako.

Più “regolarista” che esplosivo, Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) è sicuramente un altro dei grandi favoriti di domani. Il siciliano è oggi arrivato subito dietro al gruppo Froome-Contador, perdendo solo 17 secondi, dimostrando tutto sommato una buona tenuta in un terreno sulla carta non troppo congeniale alle sue caratteristiche. Questo scenario potrebbe riproporsi anche nella giornata di domani, con “Lo Squalo” chiamato a tenere botta il più possibile e magari cercare il successo negli ultimissimi metri.

Sullo stesso piano anche il colombiano Esteban Chaves (Orica-Scott), partito molto forte in questa Vuelta ma ancora evidentemente non al livello delle scorse stagioni. Il team australiano ha fin’ora sciupato le possibilità di sfruttare i gemelli Yates a suo supporto, perchè se scegliessero di giocare “d’anticipo”, costringendo il Team Sky ad inseguire, chi potrebbe giovarne potrebbe essere proprio il secondo classificato del Giro d’Italia 2016.

Le buone notizie quest’oggi sono arrivate anche da Ilnur Zakarin (Katusha). Dopo qualche difficoltà, il russo sembra aver recuperato una discreta condizione e tra tutti i top 10 potrebbe essere quello con maggior “libertà d’azione”, visto che il suo ritardo da Froome è di 1:57.

In fine, merita una citazione anche Michael Woods (Cannondale). Il canadese, 9° in classifica, sta dimostrando di non essere lontano dal passo dei migliori e potrebbe essere molto pericoloso se non dovesse crearsi un’eccessiva selezione.

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