Giro d’Italia 2021 – Favoriti 16a tappa

Percorso e favoriti della sedicesima tappa del Giro d’Italia 2021.

di Dino Manca

La Tappa Regina del Giro d’Italia 2021.

Percorso

Con 212 chilometri da percorrere e 5682 metri di dislivello da scalare, la sedicesima tappa sarà un banco di prova fondamentale per i pretendenti alla maglia rosa. Tre GPM di 1a Categoria da affrontare, più la Cima Coppi, posta al termine della salita dell’iconico Passo Pordoi, nel cuore delle Dolomiti. L’arrivo sarà a Cortina d’Ampezzo, al termine di una discesa di 17 chilometri.

Purtroppo, una costante di questo Giro è stata la pioggia, che sarà protagonista anche nella giornata di domani. Si parla di precipitazioni piuttosto consistenti per tutto il pomeriggio, con vento moderato da est/sud-est.

Giro d'Italia 2021 - 16a tappa
Giro d’Italia 2021 – 16a tappa

La battaglia per la fuga di giornata è verosimile si consumi su La Crosetta (1a Cat.), salita di 13.3 km al 7.1%. Non è una salita impossibile, ma la sua parte centrale fa si che solo buoni scalatori possano far parte del gruppo di testa.

Giro d’Italia 2021 – La Crosetta

Un tratto in falsopiano di circa 55 chilometri accompagnerà i corridori ai piedi del primo Passo di giornata. Tatticamente, questo sarà anche il momento in cui si capirà se ci saranno squadre interessate o meno al successo di tappa.

Il Passo Fedaia (13.7 km al 7.6) comincerà con percentuali piuttosto agevoli, che non supereranno il 7% nei primi 9 chilometri, ma terminerà con 4.7 chilometri quasi costantemente in doppia cifra.

Giro d’Italia 2021 – Passo Fedaia

Più costanti le pendenze del Passo Pordoi (12 km al 6.6%), che porterà i corridori oltre quota 2.200 metri. Lo scollinamento avverrà a circa 60 km dal traguardo.

Giro d’Italia 2021 – Passo Pordoi

Ancora una ventina di chilometri in valle da percorrere, prima di arrivare ai piedi dell’ultima salita di giornata: il Passo Giau. Si tratta di 9.8 km al 9.3% di salita dura e costante, che al termine di una lunga giornata in bici possono diventare più complessi di quanto si possa pensare.

Giro d’Italia 2021 – Passo Giau

Una discesa di 17 chilometri porterà i corridori al traguardo di Cortina d’Ampezzo, dove 9 anni fa Joaquim “Purito” Rodriguez alzò le braccia al cielo al termine di una tappa piuttosto simile altimetricamente.

Giro d’Italia 2021 – Finale 16a tappa

Favoriti

Chi avrà l’intenzione o il coraggio di sfidare la INEOS su un percorso del genere? Il tentativo isolato dell’Astana, lasciata sciogliere come neve al sole nella giornata di ieri, sembra indicare una discreta svogliatezza da parte di tutte le squadre dei primi in classifica generale, che sembrano volersi accontentare di lottare esclusivamente per le posizioni in graduatoria finale, piuttosto che andare alla ricerca di un successo parziale. Il trend è probabile si possa ripetere anche domani, sempre che non sia la INEOS stessa a voler mettere un punto esclamativo, se qualche attacco “scomodo” su La Crosetta li costringesse a tenere la fuga al guinzaglio per tutta la giornata.

Non è affatto da escludere, quindi, che un “big” di classifica possa vincere questa tappa. In fondo, i metri di dislivello da scalare saranno tanti, e se la top10 di qualcuno venisse minacciata nelle prime battute di corsa, è possibile che qualche squadra sia costretta a tenere il distacco sotto controllo. Viceversa, un gruppo di soli corridori fuori classifica prenderà molto presto un bel vantaggio, per la gioia dell’attuale maglia rosa.

Comparazione vincitori fuga / gruppo nelle ultime 6 edizioni (Tappa Regina):
2020 – Hindley (gruppo)
2019 – Ciccone (fuga)
2018 – Froome (gruppo)
2017 – Nibali (gruppo)
2016 – Chaves (gruppo)
2015 – Landa (gruppo)

INEOS Grenadiers – Non solo Egan Bernal. La tappa dello Zoncolan ha mostrato anche un grande Daniel Martinez, giunto al traguardo al 3° posto tra gli uomini di classifica, dopo aver fatto gran parte del lavoro “sporco” negli ultimi durissimi 3 km. E’ chiaro che la squadra inglese sia in totale controllo della situazione, quindi potranno adottare un approccio difensivo in questa frazione. Una giornata con tante salite oltre i 2.000 metri dovrebbe essere perfetta per i due colombiani, con l’attuale maglia rosa che partirà come ovvio favorito di giornata, dovesse essere il gruppo dei favoriti a contendersi il successo. Come visto ieri, il non dover attaccare in prima persona gli da anche un vantaggio tattico non da poco.

Il finale al termine di una discesa non dovrebbe creare problemi ad un corridore come Bernal, che ha dimostrato in questo Giro di avere rara padronanza della bicicletta ed è dotato di discreta esplosività in caso di sprint.

Simon Yates – Chi si rivede! Il capitano della BikeExchange ha gettato la maschera nella tappa di ieri, dimostrandosi l’unico corridore in grado di poter impensierire l’attuale leader della classifica, ma questa è una tappa molto diversa dal punto di vista tattico. Le pendenze del Passo Giau sono buone per lui, ma per vincere la tappa servirà un atteggiamento diverso da parte della sua squadra.

Giulio Ciccone – L’undicesimo posto sullo Zoncolan è stato un buon segnale di ripresa per l’abruzzese della Trek, che ora torna prepotentemente in corsa per un posto nei primi 5. La forma non sembra male, la distanza da Bernal (3:03″) dovrebbe dargli un pizzico di libertà in più rispetto ai più vicini: riuscirà a fare come a Ponte di Legno 2019?

Aleksandr Vlasov – Solo una brutta giornata o un segnale di calo? L’ultimo chilometro del russo sullo Zoncolan ha sollevato qualche dubbio sulla sua tenuta nella terza settimana di questo Giro. E’ difficile ipotizzare che, dopo la debacle di ieri, l’Astana possa ripetere la strategia offensiva della 14a tappa, ma uno come Giuseppe Martinelli non lascia mai nulla al caso. Per il resto, il Giro del classe ’96 è stato piuttosto solido e, con un podio ancora ampiamente alla portata, sarebbe strano non vederlo davanti a dare battaglia.

Damiano Caruso – Passano le tappe ed aumenta la fiducia per il portacolori della Bahrain, ora virtualmente sul podio con 6 secondi di vantaggio su Vlasov. L’esser riuscito a guadagnare terreno sui rivali per il podio, in una salita tutt’altro che adatta alle sue caratteristiche come lo Zoncolan, dovrebbe aver dato una discreta dose di autostima ad un corridore che sta correndo il Giro della vita. L’arrivo al termine di una discesa dovrebbe essere un vantaggio per uno scalatore discretamente rapido come il ragusano, che dovrebbe poter contare sul supporto di uno specialista delle discese come Pello Bilbao, sperando di mantenere la gamba dei giorni precedenti.

Hugh Carthy – Battuta d’arresto deludente da parte dell’inglese della EF, che sullo Zoncolan è sembrato lontano parente dal corridore che staccò di forza Roglic, Mas, Vlasov e Carapaz sull’Angliru alla scorsa Vuelta. La tappa di domani è un’altra buona occasione per mettere in mostra il suo motore diesel in salita, ma serviranno gambe migliori. In ottica successo di tappa, pessima notizia la perdita di Ruben Guerreiro, che sarebbe stato fondamentale per un eventuale inseguimento sui Passi.

Deceuninck – Quick Step – Dopo aver sacrificato per due tappe di fila Joao Almeida, la strategia potrebbe cambiare in casa belga. Lo stesso Remco Evenepoel ha dichiarato di voler lasciare massima libertà ai compagni, in una tappa che, visto il suo distacco in classifica da Bernal (3:52″), affronterà senza troppa pressione. Per il portoghese, tolta la brutta giornata di Sestola, non è stato un Giro malvagio, anzi. Lo sprint al termine dell’ottava tappa ha mostrato sprazzi di quel corridore resistente e rapido che sfiorò il podio nella passata edizione, ma che si trova attualmente a quasi 9 minuti dalla maglia rosa.

Già, 9 minuti! Questo distacco è ovviamente importante, ma dovrebbe permettergli di tentare qualcosa da lontano. Un percorso con così tante salite, con freddo ed alta possibilità di pioggia, dovrebbe essere al limite per lui, ma se riuscisse ad inserirsi in un buon gruppo di attaccanti potrebbe anche sorprendere. Rientrare in classifica sarà molto difficile, ma vincere la tappa potrebbe essere possibile, INEOS permettendo.

Davide Formolo – Il capitano del Team UAE si trova nella stessa situazione di Almeida, il che gli consentirà di unirsi all’attacco di giornata, nel quale dovrebbe anche essere uno degli scalatori più forti.

Daniel Martin – Distante 7:50″ da Bernal, l’irlandese è stato abbastanza brillante sullo Zoncolan e potrebbe approfittare di questo distacco per andare in fuga. Nonostante la discesa non sia il suo marchio di fabbrica, dovrebbe avere buone possibilità di successo se presente nell’attacco di giornata, grazie anche al suo spunto veloce in caso di sprint.

Jan Hirt – Quando arrivano le Dolomiti, lo scalatore ceco vede rosso come un toro alla corrida! Oltre al 5° posto ottenuto nel 2017 nella tappa di Ortisei vinta da Van Garderen, il corridore dell’Intermarché ha sfiorato il successo nell’arrivo del 2019 a Ponte di Legno, battuto solo da un grande Ciccone. Segnali incoraggianti sono arrivati dalla sua scalata sullo Zoncolan, dove ha addirittura tentato un timido attacco, ricordando a tutti che la settimana di Hirt sta per cominciare! Distante ben 48 minuti da Bernal, avrà grande libertà per unirsi all’attacco di giornata, dove potrebbe essere uno dei più forti in una tappa con così tanti metri di dislivello.

Vincenzo Nibali – Archiviato il discorso classifica generale, allo Squalo non mancherà la libertà per giocarsi qualche tappa. Certo, dopo le sofferenze dello Zoncolan è difficile pensare possa avere la gamba per vincere un tappone come questo, ma non va sottovalutato l’orgoglio di un vincitore di 4 grandi giri.

La lotta per la maglia azzurra dovrebbe accendersi, per cui è facile aspettarsi Geoffrey Bouchard e Bauke Mollema nella fuga di giornata, così com’è possibile che la Jumbo-Visma mandi in avanscoperta uno tra Koen Bouwman e George Bennett. Lo stesso dovrebbe valere per Jefferson Cepeda, che dovrebbe finalmente trovare terreno favorevole, Sebastien Reichenbach, Rein Taaramae e Lorenzo Fortunato. In fine, cosa aspettarsi dalla coppia della Bora, composta da Matteo Fabbro e Felix Grossschartner? Con il forfait di Buchmann, è probabile avranno entrambi carta bianca per andare all’attacco.

Jolly FantaBarCiclismo: Antonio Pedrero – Perso Soler, i Movistar saranno motivatissimi nel cercare un successo di tappa, e lo spagnolo classe ’91 dovrebbe essere la loro miglior carta da giocare. Il suo 17° posto sullo Zoncolan è indicatore di ottima condizione, ed il suo distacco da Bernal è tale dal potergli permettere di andare in fuga. Attenzione al 2° classificato alla scorsa Vuelta Asturias..

Pronostico

Salvo (gradite) sorprese, sarà ancora la INEOS a gestire il ritmo, il che significa un’altra vittoria della fuga. Per vincere una tappa simile serve buona predisposizione alla salita, resistenza al maltempo ed intelligenza tattica. Dopo esserci andato vicino nel 2017 e 2019, Jan Hirt vincerà la sua prima tappa al Giro d’Italia.


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