Tour de France 2022 – Favoriti 11a tappa

di Dino Manca

La prima di due giornate decisive.

Percorso

I 152 chilometri che porteranno il Peloton da Albertville al Col du Granon potrebbero esser ricordati a lungo nella storia del ciclismo. Questo perché, dopo una settantina di chilometri, i corridori cominceranno un micidiale trittico di ascese alpine, che comprenderà il Col du Télégraphe, il Galibier ed infine il Col du Granon, per un totale di 4.070 metri di dislivello da scalare. Anche in questo caso si tratta di una frazione non lunghissima, ma la concentrazione di salite nel finale fa si che le differenze a fine giornata siano importanti.

I 12 chilometri (al 7%) del Télégraphe, sommati ai 17.6 (al 6.8%) del Galibier, con scollinamento ad oltre 2.600 metri, significano circa 30 chilometri di salita nella parte centrale della giornata. Inutile aggiungere che il ritmo che verrà imposto in queste due salite determinerà inesorabilmente il risultato finale della tappa.

L’ascesa finale al Col de Granon arriverà dopo una lunga discesa di 33 chilometri. Si tratta di una salita asfissiante, che avrà percentuali piuttosto aspre per tutta la durata dello sforzo: musica per le nostre orecchie, un pò meno per quelle dei velocisti in gruppo!

Favoriti

La perdita di George Bennett è indubbiamente significativa nelle file Team UAE, che scende dunque a soli 6 effettivi, Tadej Pogacar incluso. Dal punto di vista tattico, è chiaro che la tappa di domani sarà vista come un’occasione ghiotta per provare ad isolarlo il prima possibile, dal momento che solo Majka e McNulty hanno dimostrato di poter tenere in salita.

E’ chiaro quindi che sia arrivato il momento per Jumbo-Visma ed INEOS di provare qualcosa. Teoricamente, la posizione di Primoz Roglic (13° a 2:52″) è molto interessante – se dovesse attaccare presto assieme ad un compagno come Van Aert, ad esempio, metterebbe tanta pressione a Pogacar e compagni.

Lo stesso vale per le file inglesi, che possono permettersi ben tre corridori nella top 10: Geraint Thomas, Adam Yates e Tom Pidcock. E’ chiaro che, per quanto mostrato fino ad ora, il gallese sembra essere l’uomo di riferimento, ma avere più carte da giocare, in una giornata con così tanti metri di dislivello da scalare, potrebbe essere decisivo.

Eppure, l’avversario più temibile per Pogacar dev’essere Jonas Vingegaard, che già a La Planche des Belles Filles è sembrato parecchio vicino al livello dello sloveno. Se la corsa dovesse mettersi bene per il danese, magari riuscendo a sfruttare il lavoro della maglia gialla, non è da escludere che possa cambiare le gerarchie di questo Tour de France 2022.

La lotta per la classifica generale, e perchè no, anche per la tappa, dovrebbe interessare anche Romain Bardet ed Enric Mas, apparsi tra i più freschi nella settima tappa, così come David Gaudu, chiamato a confermarsi dopo le buone impressioni destate nella prima settimana.

Per il resto, la tappa potrebbe andare a qualche scalatore uscito di classifica. Thibaut Pinot, ad esempio, dovrà cominciare a darsi da fare se, come dichiarato, il suo obbiettivo è quello della maglia a pois. Altri corridori che potrebbero far bene in una tappa del genere sono Michael Woods e Dylan Teuns, ma molto dipenderà da come si metterà la corsa dal punto di vista tattico.

Pronostico

**** Jonas Vingegaard
*** Tadej Pogacar, Primoz Roglic
** Geraint Thomas, Enric Mas, Romain Bardet
* Adam Yates e David Gaudu (gruppo), Thibaut Pinot e Michael Woods (fuga)

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